L’impegno riformista vantato da alcuni della maggioranza dell’amministrazione comunale si è tradotto nella lettera di licenziamento ai 15 dipendenti del Teatro Regionale Alessandrino: il teatro è chiuso, la bonifica è ferma. Il Sindaco dichiara di voler aprire un tavolo di crisi. Dopo 2 anni dal suo insediamento.
Nel luglio 2012 l’assessore Giorgio Barberis e le organizzazioni sindacali fecero questa proposta che fu più volte respinta. Il tavolo deve essere fatto a prescindere dalle vicende legate alle aziende pubbliche: ci sono unità produttive che insistono sul nostro territorio che vanno salvaguardate e monitorate comprese quelle del commercio.
Invocare la Prefettura senza interpellare i Ministeri competenti (ministri “amici” propaggini del duo Renzi Berlusconi) non porterà ad alcun risultato. Per quello che riguarda il futuro del Teatro sarebbe opportuno che la Regione Piemonte ora governata dalla coalizione omologa a quella alessandrina si impegni immediatam ente. Ci auguriamo che i licenziamenti vengano impugnati dai lavoratori e si perseguano tutte le possibilità che le norme vigenti prescrivono senza se e senza ma.
Ci sono fondazioni che erogano importati finanziamenti alla cultura (ad esempio Roma Europa) dovrebbero essere interpellate per ragionare sulle possibili soluzioni! Franceschini ha varato una riforma sui contributi alla cultura che non condividiamo ma sicuramente non può non essere interlocutore privilegiato di questa maggioranza.
Anche i licenziamenti avvenuti all’Aristor, devono riguardare la nostra Amministrazione, non solo perché questi lavoratori avranno pochissime possibilità di reimpiego, e 11 famiglie rimarranno senza reddito, ma preso ad esempio negativo delle privatizzazioni dei servizi servizi pubblici locali , così come denunciato dalla relazione della Corte dei Conti: aumento delle tariffe disimpegno verso la qualità del servizio erogato ai cittadini e riduzione del personale. L’impegno riformista dovrebbe prevedere come metodo di non ritrovarsi ogni giorno a sfogliare la margherita affinché l’agire agire amministrativo di questa amministrazione, non diventi solo il modo per tirare a campare sino al 2017 contribuendo così a sviluppare una visione distorta dei cittadini che al nulla preferiranno le rose moldave.
*Segretario Rifondazione Comunista Alessandria