Democrazia, una parola di cui ci si riempie così tanto la bocca, fino a svuotarla di ogni significato, fino a renderla inutile.
Tre rapide sequenze di fatti e di comportamenti messi in atto ultimamente nell’aula del Consiglio comunale, il luogo deputato, per Alessandria, alla massima espressione della sovranità popolare, sono un esempio di come “democrazia” inizi a diventare solamente una parola, nel momento in cui viene meno il rispetto per le sue regole.
Pochi mesi or sono, il Consiglio Comunale decise di demandare alla Commissione competente la costituzione dell’Osservatorio Ambientale della Fraschetta, richiesta contenuta in una mozione depositata dal gruppo del M5S.
La nostra mozione è stata scritta per dar voce alle esigenze e ai bisogni di una popolazione, quella della Fraschetta, affetta da “ inquinamento interessato acuto”. La costituzione dell’Osservatorio sarebbe dovuta diventare una priorità per questa Amministrazione, un impegno vincolante e solidale; ma, tra le maglie di una dibattito democratico morente, si è persa nel limbo del purgatorio anche la commissione competente.
Cosa pensare? Cosa è successo? La domanda esatta da porre è però, a mio avviso, un’altra.
Come mai non c’è interesse ad istituire l’Osservatorio Ambientale della Fraschetta? Ovviamente parlo dell’”Osservatorio” con la O maiuscola, quello che da 40 anni Medicina Democratica per prima, ha chiesto fortemente. La risposta a questa semplice domanda credo di averla finalmente compresa. L’Osservatorio ambientale della Fraschetta è uno strumento concreto di Democrazia Diretta che non delega a nessuno, tantomeno ai politici, il compito di salvaguardare la salute pubblica. Pertanto, è l’unico mezzo trasparente, onesto ed economico per gestire lo studio dell’inquinamento aria – acqua – terra della zona. Il cittadino medio potrebbe forse, però, domandarsi se non sia “troppo” trasparente, onesto ed economico perchè la politica lo adotti. Assessore Lombardi, parafrasando il Manzoni, a Lei, persona a cui va il massimo rispetto, l’ardua sentenza.
Proprio questa settimana, a conferma della rapida agonia del confronto all’interno dell’aula del Consiglio, abbiamo potuto ulteriormente constatare come l’impegno per il bene comune non dia frutti.
Tutti insieme avevamo investito il nostro tempo e il nostro lavoro, prima in commissione Affari Istituzionali, poi nell’ultimo, recentissimo Consiglio comunale, per apportare modifiche ad alcuni articoli del Regolamento consiliare e per approvarle, inserendo anche un articolo ad hoc che garantisse ai membri del Consiglio di venire informati tempestivamente su cosa il Sindaco, o un suo delegato, stessero per andare a discutere in sede di assemblea dei soci delle nostre partecipate. Lo strumento identificato a questo fine, la comunicazione dell’ordine del giorno e la discussione in sede consiliare della posizione che sarebbe stata assunta in nostra rappresentanza, garantisce la massima condivisione, impegno del tutto inutile ormai per questo Comune. E vi spiego perché.
Abbiamo appreso dagli organi di stampa della convocazione di un’assemblea dei soci di una partecipata di cui il nostro Comune è socio di maggioranza ed il relativo ordine del giorno. Il Consiglio comunale era invece stato tenuto all’oscuro di tutto questo, nonostante quanto stabilito dal Regolamento appena modificato.
Come Presidente della Commissione d’indagine sulle partecipate, denuncio un ulteriore esempio di confronto paritario negato. Dovrò rinunciare all’imminente convocazione della Commissione perché, nonostante ne abbia fatto richiesta un mese fa, in tutto questo tempo non è stata nominata una sostituta della segretaria verbalizzante, attualmente in ferie, per assicurare il regolare svolgimento dei lavori. Potrei arrivare ad ipotizzare che ci sia la precisa intenzione di impedire la convocazione della Commissione, forse per arrivarne alla soppressione stessa.
A questo punto, come non sentire nulli tutti gli sforzi di chi comunque dà il proprio contributo nel cammino al servizio della comunità locale, confidando nel rispetto delle regole della democrazia.
* Consigliere comunale Movimento 5 Stelle Alessandria