I relitti di luglio [Il Flessibile]

caruso_copertinadi Dario Caruso.

“Luglio, col bene che ti voglio vedrai non finirà.
Luglio m’ha fatto una promessa l’amore porterà.”

Così cantava Riccardo del Turco nell’estate del 1968 in uno dei tormentoni estivi più conosciuti di sempre insistendo su quella allitterazione che in alcune regioni italiane non si riesce neppure a pronunciare correttamente (lujo col bene che ti vojo…).

Costa Concordia.
Dopo trenta mesi da balena spiaggiata il relitto della Concordia si appresta a lasciare il Giglio alla volta di Genova per essere smantellata, lasciandosi alle spalle vite umane e dignità perdute.
Da una parte gli ecologisti, dall’altra il governo francese, dall’altra ancora gli iettatori e gli speculatori, molti continuano a girare il coltello in una piaga che è molto più purulenta di quanto non sia in apparenza.

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“Relitto”, foto di Massimo Talamini

Malaysia Airlines.
Un’esplosione improvvisa e 298 uomini, donne e bambini volano da un cielo ad un altro senza avere il tempo di capire.
Il relitto del Boeing 777 viene rinvenuto in aperta campagna nell’Ucraina Orientale.
Si è trattato di un banale errore, un missile che sbadatamente ha incocciato nel velivolo sbagliato; sono cose che possono accadere, come quella volta che per errore hai baciato la migliore amica di tua moglie.

Lampedusa.
A pochi chilometri dall’isola un barcone in avaria; nella stiva diciannove migranti morti.
Relitti nel relitto.
Uomini, donne e bambini pronti alla nuova vita che vanno incontro alla morte sfidandola in un duello impari.

Striscia di Gaza.
Sotto gli occhi distratti di un mondo che appare impotente, cadono a centinaia le bombe dall’alto e arriva l’attacco di terra.
Le teorie e le filosofie di pace così sbandierate sono relitti quasi dimenticati sotto i colpi dei carri armati e dell’artiglieria.

“Lujo, stamane al mio risvejo non ci speravo più
Lujo credevo ad un abbajo e invece ci sei tu.”