Casale Monferrato diventerà, in autunno, set per un lungometraggio sul dramma Eternit. A presentare il progetto, mercoledì pomeriggio al Museo Civico, Sala Lunette, è stata la giornalista della Stampa Silvana Mossano. Autore del film sarà il regista Francesco Ghiaccio che non a caso ha voluto scegliere come teatro della vicenda la città simbolo del Monferrato, essendo lui originario di Gabiano, paese a pochi chilometri da Casale.
“In queste zone io ci sono cresciuto e ricordo, quand’ero più piccolo, che girando per la città vedevo la gente sui tetti vestita di bianco rimuovere l’amianto e questo mi faceva paura. Per questo ho scelto di raccontare la storia di Casale, perché ormai, dopo diversi anni, sentivo il bisogno di farlo” ha dichiarato il regista. Titolo dell’opera sarà ‘Un posto sicuro’: “sicuro perché ai tempi andare a lavorare all’Eternit significava avere un lavoro fisso, significava portare a casa il pane, era praticamente un sogno. Ma per tutta questa gente questo sogno è diventato il peggiore degli incubi,un disastro dalle proporzioni davvero vastissime” ha aggiunto Francesco Ghiaccio “addirittura ancora oggi, a Casale, nei ragazzi che frequentano le superiori o in quelli poco più grandi, vedo la paura dell’amianto. La paura di vivere in una città che si teme non ancora del tutto bonificata.”
Interprete principale del lungometraggio sarà Marco D’Amore, giovane attore napoletano noto per aver interpretato, di recente, la fiction Gomorra andata in onda a maggio e giugno su Sky e per aver recitato, al cinema, al fianco di Toni Servillo nel film Una vita tranquilla.
“Io e Francesco da sempre condividiamo una passione, quella per le battaglie. E questo lungometraggio per noi lo è. Narrare la vicenda di persone che credevano di lavorare in una fabbrica sicura ma che invece portavano a casa la morte è un progetto cui pensiamo da tempo e ora la sfida sarà realizzarlo” le parole dell’attore-protagonista.
D’Amore interpreterà Luca, un giovane il cui padre, operario alla Eternit e con il quale ha sempre vissuto un rapporto conflittuale, si ammala di mesotelioma a causa dell’amianto. La malattia paterna rinsalderà il rapporto tra il giovane e il genitore ma instillerà in Luca il dubbio e la paura di essere stato contagiato anche lui.
Il set sarà Casale ma il regista e l’attore stanno lavorando per trovare anche altre locations appena fuori città. Le riprese avranno inizio in autunno per una durata complessiva di tre mesi più il periodo di post produzione. Decisamente ‘low’ il costo del progetto che, in totale, dovrebbe aggirarsi attorno agli 80mila euro.
“A settembre inizieremo una richiesta fondi in rete, il cosiddetto crowfunding con la quale speriamo di raccogliere almeno il 30% di fondi, circa trentamila euro. Sarà comunque fondamentale anche l’aiuto di tutti i cittadini dato che sia io che la la troupe abbiamo deciso di lavorare gratis poiché crediamo nella bontà del progetto” ha sottolineato D’Amore “inoltre io e Francesco vogliamo ringraziare l’Afeva che ci sta dando una grossissima mano.”
Ancora sconosciuto il nome dell’attore che interpreterà il padre così come quello dell’attrice co-protagonista del film che sarà prodotto da ‘La piccola società’, casa di produzione di Marco D’Amore e del regista Francesco Ghiaccio.
Roberto Cavallero