“Un bilancio molto positivo e in qualche misura superiore alle aspettative”.
È questo il commento degli organizzatori della rassegna “Pietro Morando tra Pellizza, Carrà e Severini. Viaggio nel tempo di un giramondo alessandrino” conclusasi domenica 15 giugno a Palazzo del Monferrato.
Viva soddisfazione è stata espressa dagli enti promotori: Palazzo del Monferrato, Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, Camera di Commercio di Alessandria, Provincia di Alessandria, Città di Alessandria e Associazione Davide Lajolo onlus.
Oltre tremila visitatori, inclusi i gruppi e gli studenti delle scuole medie e superiori, circa duecento cataloghi venduti, un quaderno delle firme denso di commenti positivi e di richieste di replicare iniziative di questo genere, fotografano un interesse per gli eventi culturali che decisamente smentisce l’opinione comune sulla nostra città come disattenta e insensibile all’arte, alla storia e al patrimonio.
Un segnale in questa direzione era già venuto dalla decisione di prolungare l’apertura della mostra, annunciata in occasione della presentazione del catalogo da Gian Paolo Coscia, presidente della Camera di Commercio di Alessandria e di Palazzo del Monferrato.
La scelta era stata determinata anche dalle numerose richieste in tale direzione riferite dai volontari dell’Università della Terza Età, collaboratori indispensabili, ai quali va attribuita una parte considerevole del merito di questo successo: l’entusiasmo e la professionalità con cui hanno gestito l’accoglienza e le visite guidate sono stati in tal senso determinanti.
È stato molto apprezzato il taglio dell’esposizione, organizzata per aree tematiche, e non in senso strettamente cronologico, affiancando ai capolavori dei maestri del passato le prove di artisti contemporanei che si sono misurati sul tema del “d’après”, cioè delle rivisitazione delle opere di Morando in una chiave personale e rielaborativa.
Pari riscontro hanno suscitato i cartelloni esplicativi “chiari e interessanti” volti a far scoprire aspetti meno noti dell’arte e della vita degli artisti rappresentati nel confronto tra Morando e i suoi maestri e amici.
Il catalogo, edito da LineLab edizioni e progettato da Giorgio Annone, ideatore dell’immagine della mostra, ha suscitato commenti molto positivi: originale la scelta di documentare fotograficamente il percorso dell’esposizione così da perpetuare nel tempo l’allestimento delle varie stanze e i collegamenti tra le opere, visualizzando anche la diversa dimensione delle opere che di solito la singola riproduzione non permette di percepire.
La mostra, sponsorizzata da un nutrito gruppo di aziende (Confindustria Alessandria, Guala Dispensing, Kimonocasa, Rolandi Auto, Centrale del latte Alessandria e Asti) è stata anche un’inedita occasione d’incontro tra la cultura e le imprese che, attraverso le visite guidate dai curatori Maria Luisa Caffarelli e Rino Tacchella offerte ai loro migliori clienti, hanno potuto usufruire di un inusuale e prestigioso palcoscenico per le loro iniziative.
Dopo questo positivo riscontro di critica e di pubblico, Palazzo del Monferrato si prepara ad accogliere la mostra “Monferrato mon amour” programmata per l’autunno 2014, che coinvolgerà artisti a vario titolo legati al territorio a cui il palazzo è dedicato.