Il fenomeno dell’emigrazione rappresenta un capitolo centrale nella storia dell’Italia post-unitaria, un imponente movimento di donne e di uomini che da tutte le regioni della nostra Nazione emigrarono verso l’Europa o le più lontane mete al di là degli oceani, in cerca di lavoro e di nuove possibilità di vita per sé e per le proprie famiglie.
Anche la Provincia di Alessandria fu investita prepotentemente dal fenomeno migratorio: tra Ottocento e primi decenni del Novecento, presero la strada dell’estero quasi 300.000 alessandrini.
Un fenomeno antico dunque, che continua però a riverberarsi sulla contemporaneità. Sono infatti più di 18.000 gli alessandrini iscritti all’Aire, il Registro degli Italiani residenti all’estero: sono l’ultimo nucleo dei 300.000 alessandrini emigrati o i loro discendenti, che mantengono intensi rapporti con la loro terra d’origine.
Agli alessandrini che furono costretti ad emigrare, e ai lori discendenti, la Provincia di Alessandria ha dedicato una lezione spettacolo che ripercorre la storia dell’emigrazione provinciale e intende proporre un messaggio preciso: quella storia non va dimenticata, e ci aiuta anche a capire e a confrontarci con il fenomeno contemporaneo dell’immigrazione extracomunitaria.
Già allestita in diversi Comuni della Provincia, la lezione-spettacolo verrà ora riproposta a Casale Monferrato, per iniziativa del Centro Territoriale Permanente (CTP).
L’appuntamento con Io parto per la Merica, è dunque a CASALE MONFERRATO venerdì 30 MAGGIO alle ore 20 presso il Centro Territoriale Permanente per l’educazione degli adulti I.C. “F. Negri”, via Gonzaga 21.
Al termine della lezione-spettacolo, ALLE ORE 21.30, gli studenti delPOkis frequentanti il corso di ENOGASTRONOMIA ED OSPITALITA’ ALBERGHIERA, in collaborazione con l’Istituto alberghiero “Ronco di Trino, offriranno agli intervenuti una APERICENA.
L’organizzazione è, insieme al Centro Territoriale Permanente, della Provincia di Alessandria e delle associazioni S.E.N.A.P.E., il Paniere, “Musa”.
La lezione-spettacolo, costruita su un’alternanza di testimonianze, musiche, immagini e filmati, ricostruisce la vicenda storica dell’emigrazione alessandrina utilizzando come filo conduttore i racconti diretti e le storie di vita dei protagonisti di quel grande esodo.
E’ interpretata per la parte musicale da Stefano Valla, piffero e voce, e Daniele Scurati, fisarmonica e voce, duo assai noto a livello europeo per il lavoro di ricerca e di riproposizione in ambito etnomusicale; li affiancheranno, per la parte narrativa, Roberto Botta, Francesca Liotta e Antonio Santopietro. Marco Tedesco curerà invece la parte sonora e la sequenza di slide e filmati.
La serata sarà introdotta da un intervento di Silvana Mossano, giornalista de “La Stampa” e autrice del romanzo “Un giorno arriverò” saga di una famiglia monferrina che nel suo percorso incrocia a più ripresa la questione dell’emigrazione verso La Merica.
“Con questa lezione-spettacolo vogliamo rendere omaggio a tutti i nostri connazionali che hanno dovuto intraprendere la via dell’emigrazione, per ricordarne i sacrifici e la forza di volontà – hanno dichiarato gli organizzatori -. Ma questo spettacolo ha anche un altro valore: esso è infatti un invito a non dimenticare mai di essere stati, sino a pochi anni fa, un popolo di emigranti; è proprio da questa consapevolezza che occorre partire per saper affrontare con spirito solidale e di accoglienza il fenomeno contemporaneo dell’immigrazione”.
Stefano Valla e Daniele Scurati
Profondamente legati al territorio delle Quattro Province e in particolare a Cegni, paese di Giacomo ed Ernesto Sala (pifferai tra i più importanti del secolo scorso), Stefano Valla e Daniele Scurati sono continuatori diretti del repertorio e del linguaggio musicale di questi musicisti. La loro attività è volta a mantenere viva la musica e la cultura di tradizione orale di questa area montana e a stimolarne la diffusione attraverso feste, concerti, stage e conferenze.
L’impegno musicale di Scurati e Valla si realizza sia suonando nelle feste dei paesi dell’Appennino, dove il ballo è tuttora uno dei fondamentali momenti di aggregazione, sia nell’ambito di rassegne e iniziative musicali in Italia e all’estero. Ricca anche la loro attività in stage di formazione musicale, sia in Italia sia all’estero
Grazie alla loro attenzione a stimoli culturali contemporanei, e attraverso esperienze in altri ambiti musicali (jazz, classica, canzone d’autore) interpretano la loro musica proponendo uno stretto legame tra forme tradizionali e aderenza alle novità e alla vitalità del proprio tempo.
Hanno inciso diversi CD e DVD, e lo scorso anno è uscito un loro film di Davide Bonalbo “ Per dove tu Passi” La Cultura musicale delle Quattro Province, che contiene alcuni dei brani che verranno eseguiti nel corso dello spettacolo Io parto per la Merica.