Vinchio Vaglio Serra: obiettivo Expo 2015 [Il gusto del territorio]

Vinchio 1di Eleonora Scafaro

L’Expo 2015 è alle porte e anche la provincia di Alessandria si sta preparando all’evento.
Tante, per esempio, sono le iniziative messe in campo dalle aziende vitivinicole in vista dell’Expo.
In particolare l’azienda Vinchio Vaglio Serra, proseguendo il percorso orientato alla qualità e all’identità territoriale, si propone come punto di riferimento per il territorio.

Nel 2013 e 2014, la cantina di Vinchio registra un aumento del fatturato: sono in crescita le vendite all’estero (soprattutto in Giappone) e in Italia, e il numero dei soci della cantina è arrivato a 178.
I quintali di uva prodotta per la vendemmia del 2013 sono 42.916,80, gli ettolitri di vino prodotto circa 32.205,29 e il numero di bottiglie vendute è 1.580.626.

Proprio in quest’ottica di promozione e di aumento della produzione si inserisce l’operazione di rinnovamento del packaging di alcune delle bottiglie delle tradizionali tipologie di vino, attivando un processo di modernizzazione delle proprie etichette mantenendo, invece, inalterate quelle dei top wine, come il barbera d’Asti superiore docg “I tre vescovi” e “Vigne vecchie” e lo spumante metodo Martinotti “Castel del mago”.

L’operazione di rinnovamento è stata attuata nel rispetto della immagineVinchio 2 consolidata della cantina, con la consapevolezza, però, che non bisogna fossilizzarsi su un’immagine del vino che, proprio per il cambiamento dei gusti e delle esigenze del consumatore, tende a mutare costantemente.
“Una rivisitazione che prelude ad un progetto che prevede da una parte l’allargamento dell’orizzonte commerciale della cantina e, dall’altra, ad essere pronti per l’Expo 2015” afferma Lorenzo Giordano, presidente di Vinchio Vaglio Serra.

Il rinnovamento delle etichette riguarderà la barbera del Monferrato doc “Rive rosse”, la barbera d’Asti docg “Sorì dei Mori”, i barbera del Piemonte doc “Arengo”, l’Asti docg “Valamasca”, il Piemonte doc Chardonnay “Le mosche”, il rosato “Rosa di Rovo”, il cortese alto Monferrato doc “Verde Mare”. I nebbioli barolo docg, il barbaresco docg e langhe doc nebbiolo “Settefiglie”.

Ma le novità in vista dell’Expo 2015 non finiscono qui.
Una sfida è sicuramente quella della realizzazione, in via sperimentale, della vinificazione di uve cortese senza l’aggiunta di solfiti. Il vino, che è stato prodotto in quantità molto ridotte, è stato imbottigliato in circa 2000 bottiglie nell’aprile di quest’anno e le prime degustazioni sono state proposte in occasione della 21a festa del vino dello scorso fine settimana.

Una sfida, certo, che però ha come obiettivo quello di mantenere tutte le proprietà naturali del vino, a cominciare dal gusto.

vinchioIn vista dell’Expo, poi, il sito internet di Vinchio Vaglio Serra è in fase di restyling. Verrà progettata una nuova veste grafica, verrà integrato ai maggiori social network e sarà accessibile non solo da pc ma anche da iphone, android e ipad.

Nei prossimi mesi, inoltre, verrà introdotta un’altra novità, il “Bag in tube”, probabilmente con un barbera doc e, parlando sempre di rinnovamento, verrà ristrutturato il punto vendita aziendale.

L’Expo, quindi, si conferma un mezzo per promuovere il nostro territorio, portando buoni flussi di visitatori sulle nostre colline per giungere, poi ad un traguardo: il riconoscimento al paesaggio viticolo del sud Piemonte di patrimonio mondiale dell’umanità Unesco.

Un riconoscimento che a Vinchio Vaglio Serra aspettano da anni.