La primavera alessandrina? Freddina e piovosa…[Controvento]

Via Bissatidi Ettore Grassano

“Com’è andata la primavera alessandrina?“, abbiamo chiesto l’altro giorno ad un addetto ai lavori, di quelli che hanno davvero il polso del commercio alessandrino.

“Freddina e piovosa, grazie. Speriamo nell’estate”, è stata la risposta, accompagnata da sorriso malandrino.
Però poi in realtà il dialogo si è fatto più serio e riflessivo, e oltre il velo del cinismo alessandrino (sia benedetto: ci salva spesso sia dalla disperazione, che dall’ottimismo da illusi o fessi) è emerso quel che tanti commercianti e analisti pensano delle iniziative, primaverili e non, organizzate dal Comune come dalle associazioni di categoria. Ossia: non servono a far ‘smuovere’ il fatturato in maniera eclatante, ma ben vengano: perché se non altro creano un po’ di entusiasmo, movimento, voglia di esserci, partecipare, darsi da fare e inventarsi nuovi percorsi.

Certo, se entri in un negozio cittadino non solo durante la settimana, ma spesso ormai anche il sabato, ti ‘cadono le braccia’, e ti chiedi costantemente: “ma come fanno a campare?”. Perché il problema vero è che, se il fatturato di molti comparti si è davvero dimezzato o anche più nel giro di pochi anni, i costi fissi, e i tanti ‘balzelli’ diretti e indiretti non solo sono rimasti tali e quali, ma sono addirittura lievitati. Per cui, anche se è difficile credere che sia possibile, la vera rivoluzione i singoli comuni (ma soprattutto lo Stato centrale) potrebbero tentare di farla cercando di ‘alleggerire’ davvero e in maniera pesante obblighi, imposizioni e tassazioni di un comparto, quello del commercio, che sta mostrando la corda un po’ ovunque (grande distribuzione compresa, dove girano dati tragici, e si comincia a parlare di chiusure ‘di massa’: del resto logiche, se si pensa a come il territorio sia stato letteralmente ‘ricoperto’ di grandi ipermercati e mega centri di ogni tipologia ed estrazione).

Eppure l’impressione è che si preferisca anche stavolta, in prossimità di scadenze elettorali, rinviare i problemi veri del Paese (perchè non si ha idea di come risolverli, forse), buttandola sulle armi di ‘distrazione d massa’: da Genny a’ carogna fino alla denigrazione dell’avversario politico di turno. Va bene tutto, pur di non dover fare i conti con il mondo reale, insomma. Mentre all’orizzonte potrebbe profilarsi un’estate insolitamente fredda…prepariamoci!