«Nonna, nonna… m’hanno fatto un buono»
Carlo Verdone, Bianco Rosso e Verdone, 1981
Non andrò piu al supermercato il mercoledì. O meglio, non andrò mai più in quel supermercato, il mercoledì (cioè ieri).
Perché? Perché il mercoledì, tutti i mercoledì, in quel supermercato è giorno di sconto (10%, se non sbaglio) ai pensionati ultrasessantacinquenni, indipendentemente dal reddito. Ebbene, non vedevo una ressa del genere alla cassa, e carrelli così pieni, dalla fine degli ’80, un periodo in cui il benessere ce lo tiravamo in faccia senza tanti problemi.
Capisco che si tratta di una lodevole iniziativa a favore degli anziani, e ha tutta la mia approvazione. Chapeau. Quello che però mi ha lasciato (e mi lascia) un po’ perplesso è il fatto dell’accompagnatore. Sì, perché una buona parte dei pensionati in coda alla cassa era casualmente accompagnata da figli, nipoti e parenti giovani. I più timidi, fermi al parcheggio; i più sfacciati, direttamente alle spalle della mamma/nonna/zia, pronti a dare consigli per l’acquisto e a sfruttare lo sconto.
Il giovane che approfitta dell’anziano per riempire il carrello sinceramente non lo avevo ancora visto, e non è detto che un mercoledì di questi non vada a trovare mia madre per accompagnarla a fare la spesa. Fatta la legge trovato l’inganno, dice il proverbio.
Sto pensando che la nostra ira verso quei politici che si fanno rimborsare i pranzi ai ristoranti, o i regali di Natale all’amichetta, alla fine è solo invidia. Lo faremmo anche noi, se solo ne avessimo la possibilità. Per adesso, ci accontentiamo dello sconto pensionati. Ma domani…
Buona Pasqua a tutti.