Domenica scorsa si è svolta la seconda gara organizzata dai ragazzi della Hsl Crossfit Alessandria.
Dopo la “FRIENDS CHALLENGE”, tenutasi durante l’estate, i coach Capriata e Miceli hanno radunato da tutto il Piemonte, dalla Lombardia e dall’Emilia Romagna atleti che si sono sfidati in tre workout appositamente studiati per l’evento.
La “HSL CROSSFIT CHALLENGE” ha visto la partecipazione di ben 18 team, per un totale di circa 120 atleti provenienti da Alessandria, Asti, Torino, Borgo Ticino, Biella, Parma, Chivasso, Milano e Arquata Scrivia.
A livello di iscritti, questa gara è una delle più grandi di Italia; escludendo, s’intende, le gare ufficiali targate Reebok Crossfit.
Alle 10 del mattino, dopo il briefing e il controllo peso degli atleti, la sfida è ufficialmente iniziata.
Cinque categorie di atleti e tre workout da eseguire nel minor tempo possibile; il primo esercizio era un complex con bilanciere, il secondo un chipper di ginnastica e il terzo un classico wod di crossfit 12-9-6.
L’HSL ha schierato i propri atleti, che si sono preparati durante la settimana precedente, provando e riprovando i wod (per chi non lo sapesse, sono i workout, ossia le prove da affrontare) della gara, appunto resi pubblici 7 giorni prima: Luca Longagnani nella categoria “Man Advanced”; Gianluca Cornaglia, Alessandro De Cicco, Massimiliano De Dominicis, Erik Menaballi, Marco Minchiotti, Andrea Pasquale, Marco Repetto e Ronny Repetto nella categoria “Man Beginner”; Giorgia Callegaro e Giulia Scarzo nella “Woman Advanced”; Amelia Kryczka e Miriam Lucchesi nella “Woman Beginner”; e nella categoria “Master”, Ivano Gandini, Angelo Segreto e Thomas Taverna.
Al mattino si sono cimentate tutte le categorie, tranne una, la Man Beginner, la quale ha richiesto più tempo per via del maggior numero di iscritti.
Ma passiamo ai fatti: da quando la prima batteria di atleti ha iniziato il primo esercizio fino a quando l’ultimo crossfitter, verso le 18,30 si è gettato stremato a terra al finire del wod, il clima che si è respirato è stato all’insegna dell’aggregazione, del divertimento e dell’impegno.
Per tutto il tempo, gli atleti non in gara e i compagni di allenamento hanno incitato i compagni in gara, aiutandoli a dare il 1000%, anche quando le braccia sembravano ormai stanche o quando le gambe sembravano essersi fatte di piombo; e sebbene ci fosse competizione fra i vari team, non sono mancati gli applausi agli “avversari”.
La passione per il crossfit, che unisce questi ragazzi, non conosce però rivalità al di fuori del box; fra un esercizio e l’altro (per far gareggiare tutti i 120 e più atleti nei 3 wod c’è voluto, praticamente, un giorno intero), ragazzi e ragazze di tutte le età si sono riuniti attorno ai compagni, si sono rilassati giocando a biliardino fuori dalla palestra, o si sono rifocillati con panini e succhi d’arancia presso il desk all’entrata.
Insomma, sembrava una giornata fra amici… solo che in più c’erano 120 persone intente a sollevare bilancieri, saltare la corda e tirarsi su alla sbarra per completare i terribili “muscle up”.
L’impegno è stato evidente: molti degli atleti erano alla prima gara, molti sono andati oltre le aspettive… e chiaramente tre atleti per categoria hanno conquistato il podio.
I Crossfitters allenati da Capriata e Miceli, hanno, in questo frangente, risposto alle aspettative: Giorgia Callegaro, è arrivata prima fra le Advanced e la sua collega Giulia Scarzo quarta; Miriam Lucchesi a sua volta è salita sul gradino più alto del podio nella categoria Beginner e Angelo Segreto, nei Master, ha conquistato un ottimo terzo posto (al primo posto l’atleta Angelo Padovani, 52 anni di Parma).
Nella categoria Man Advanced, purtroppo, Longagnani si è dovuto ritirare subito dopo il primo wod per un risentimento muscolare alla schiena (il primato in questa categoria è andato a Vladimir Zubenko, del team Palextra di Borgo Ticino); mentre nei Beginner, Marco Repetto è arrivato 8° seguito poi da molti suoi compagni nei primi venti posti (primo arrivato invece, Alberto Nosenzo, del team La Huella, di Asti).
I due coach alessandrini si sono detti soddisfatti di quanto visto domenica, sia per quanto dimostrato dagli atleti, sia per l’organizzazione: di fatti, hanno raddoppiato gli iscritti dalla prima gara, e sebbene gestire il tutto sia stato decisamente impegnativo, è stato altamente gratificante.
Ridendo, i due ragazzi garantiscono che gli atleti che non si sono classificati nelle prime posizioni verranno “puniti” con allenamenti ancora più duri… in vista delle prossime gare.
Già, perché non è finita qui: il team HSL ha già in mente una terza gara, questa volta a squadre, per il finire dell’estate; e nel frattempo si cimenterà in una gara analoga a fine maggio, che si terrà ad Arona.
Il team dei Leoni è più carico che mai, e dopo una giornata all’insegna dello sport, che ha saputo regalare così tante soddisfazioni, non si potrebbe non esserlo.
Ecco infine le parole di Giorgio Capriata, che sul profilo Facebook della palestra riassume, in maniera più che chiara, l’esperienza di domenica:
“Per quanto mi riguarda è stata una giornata fantastica: il tutto è partito da un invito a qualche amico coach e siamo finiti ad assistere e partecipare a uno degli eventi più grandi d’Italia, escludendo quelli ufficiali.
Quasi 120 atleti che calcano la pedana di un box non è cosa da poco, considerando la presenza poi dello staff, dei fotografi, degli accompagnatori e degli spettatori.
Il suono dei bilancieri che sbattono ritmicamente a terra.
I clean tirati al petto con le unghie negli ultimi secondi del complex e le urla di incitamento che li accompagnavano.
I muscleup “sgomitati” alla fine del chipper.
Gli snatch che concludevano il terzo wod.
Atleti esausti a terra, che si sono spinti dove in allenamento non erano mai arrivati. Abbracci, pacche sulle spalle, highfive. E sangue, sudore e magnesia.”