Comitato No discarica di Spinetta: stasera incontro pubblico ad Alessandria

Spinetta discarica 2Nuovo incontro pubblico per il Comitato no discarica di Spinetta, che ha raccolto ad oggi oltre 2.500 firme contro il progetto, e che stasera propone un dibattito con la cittadinanza ad Alessandria, alla Taglieria del Pelo in via Wagner 34, con la partecipazione di Giampiero Godio di Legambiente e di altri esperti e comitati.

Afferma il Comitato:

“Vogliono scaricare nelle cave di Spinetta Marengo, di Sezzadio e del Tortonese lo scavo del Terzo Valico. Circa due milioni di camion di terra e roccia con dentro amianto e altri inquinanti, che a Spinetta finirebbero anche in un lago in fondo ad una cava, direttamente in falda.

Nella stessa zona a Spinetta Marengo vogliono fare anche una discarica, su una falda idrica destinata a dissetare Alessandria.
Facendo una discarica a fianco di un deposito di terra e rocce da scavo si facilita l’accesso alla zona a qualsiasi mezzo e non solo ai mezzi provenienti dal tunnel.

Prima la mafia dei rifiuti doveva andare al Sud, scavare, versare i rifiuti e subito dopo ricoprirli. Qui invece i buchi ci sono già e la terra per seppellire rifiuti arriva ogni mezzora dal Terzo Valico. Sempre. Giorno e notte. Meno strada e non ci sono occhi puntati addosso come adesso in Campania.
Tutto questo si somma al fatto che da noi vi sono pozzi che mettono in comunicazione le falde superficiali con le falde più profonde. Moltissimi. Migliaia nella Provincia di Alessandria, decide di migliaia nella pianura padana.
Pozzi finestrati all’altezza delle varie falde per ricavare la massima quantità di acqua possibile.

Pozzi che giorno per giorno spostano acqua tra le falde che hanno una pressione maggiore, normalmente le falde inferiori che di solito hanno l’acqua migliore, e le falde che hanno una pressione minore.

In pochi decenni quei pozzi hanno ridotto la differenza di pressione tra le falde ed ora facilitano la diffusione dell’inquinamento dalle falde superficiali alle falde profonde. Ora sono vietati, ma in grande maggioranza sono stati costruiti prima, quando erano legali. Vanno ricondizionati al più presto isolando le falde tra loro, secondo il Piano di Tutela delle Acque regionale piemontese entro il 2016. Ma si può fare davvero solo investendo risorse pubbliche per miliardi di euro.
Invece realizzano altre discariche e il Terzo Valico mettendo ulteriormente a rischio le falde.
Contro la discarica a Spinetta finora abbiamo raccolto circa 2500 firme e ci riuniamo tutti i martedì in via Prospero Gozzo a Spinetta presso l’ex-circoscrizione”.