In questa scheda non affronteremo il, pur importante, tema dei collegamenti ferroviari, da e per la città, che sarà oggetto di una valutazione apposita, ma tutto quello che riguarda il “mondo” attorno alla stazione, parcheggi, vie di accesso, collegamenti urbani, servizi e il non secondario, per Alessandria, tema delle intersezioni tra ferrovia e strade (sotto/sovrappassi, passaggi a livello ecc.).
La prima considerazione riguarda la consistenza delle infrastrutture e degli edifici ferroviari, enorme per numero di linee ed estensione complessiva: dieci le linee afferenti il capoluogo, dodici i binari di stazione più altri dieci per il ricovero delle vetture, oltre trecento i treni giornalieri al netto dell’enorme, e purtroppo in larga parte inutilizzato, scalo ferroviario (37 binari solo per arrivi e partenze) che dall’inizio della zona Cristo si estende per circa 4 chilometri verso Casalbagliano.
Strutture del genere necessitano di interventi e soluzioni per permetterne alla città e agli utenti un utilizzo migliore di quello attuale.
Parcheggiare o comunque accedere alla stazione è complicato, i parcheggi liberi sono lontani dall’edificio , insufficienti, nelle ore di punta il traffico è elevato e caotico. Le possibili soluzioni vanno ricercate individuando nella zona aree adatte tra quelle non utilizzate o adibite ad altri usi: il parcheggio a pagamento lato ponte Tiziano è poco usato, complice anche una segnalazione e accesso non adeguata e va inoltre ripristinata la zona libera verso il ponte. È anche stato ipotizzato, e pare realizzabile, un deposito per biciclette coperto all’interno della stazione, permettendo agli utenti una custodia del proprio mezzo e risolvendo la caotica situazione davanti alla stazione.
Più complicato, ma importante realizzare un’accesso e un parcheggio nella zona Sud verso il quartiere Cristo: l’ampia zona antistante il dopolavoro ferroviario e campo da rugby, in parte inutilizzata (di Fs logistica, società del gruppo Fs) potrebbe diventare, una volta trovato l’accordo e le risorse, un parcheggio di dimensioni importanti. Permetterebbe una diminuzione del traffico (intenso e concentrato sul cavalcaferrovia di
viale Brigata Ravenna e sottopasso) di via Maggioli) da e per il Cristo e per chi proviene da quella direzione: è del tutto evidente che è necessario, a quel punto, realizzare un collegamento con il resto della città, o attraverso un collegamento ciclopedonale (sottopasso) verso la stazione, secondo un progetto tutt’ora esistente ma fermo, o un servizio navetta di servizio urbano, secondo un’idea dell’amministrazione comunale, che dovrebbe interessare altre zone della città.
Il Movicentro, ad Alessandria, servirebbe tantissimo; se ne parla da anni, esiste in quasi tutte le stazioni, anche medio-piccole, ma la sua realizzazione non è mai partita.
Struttura, generalmente a fianco delle stazioni ferroviarie, che serve da terminal per gli arrivi e partenze delle corriere per il servizio extra-urbano, dei collegamenti cittadini pubblici, dei taxi, da sala attesa, biglietteria e nei casi piú interessanti con veri e propri piccoli centri commerciali, oltre che di collegamento. È evidente che una struttura sarebbe utilissima e permetterebbe un utilizzo ottimale, perlomeno dal punto di vista logistico, dei mezzi di trasporto pubblici, siano essi ferroviari o stradali e dell’ interscambio tra essi.
La risistemazione della zona davanti (giardini) e di fianco alla stazione è un altro punto qualificante di tutto il progetto, contribuirebbe ad un uso non solo di “passaggio “da parte dei pendolari, ad un’accoglienza degna di tale nome per i turisti stranieri che usano i treni con auto al seguito Autozug e Autoslaap e ad un recupero delle situazioni di degrado e scarsamente attrattive purtroppo esistenti.
Non strettamente e fisicamente legati alla stazione, ma estremamente importanti per la viabilità del comune la problematica relativa ai passaggi a livello: un discorso a parte merita la situazione in Fraschetta, dove alcune alcune realizzazioni già esistenti soffrono di problemi strutturali (allagamenti) che ne limitano
l’utilizzo e soprattutto quello in via Genova a Spinetta taglia in due la località provocando rallentamenti e inquinamento. Più articolata e con qualche reale possibilità di intervento la situazione nella zona Sud, tramite la soppressione (sottopasso) dei passaggi di via della Moisa (che assieme alla risistemazione della medesima, permetterebbe un collegamento alternativo da e per il quartiere Cristo), anche se il problema principale per il traffico riguarda quello trafficato di via Casalcermelli, in uscita dal quartiere, e qui le alternative, dato gli spazi, non sono semplici e potrebbero riguardare la realizzazione di un sovrappasso più a Sud.
Su tutto ovviamente incombe il problema economico, stante l’impossibilità da parte dell’amministrazione di stanziare a cifre, e sarà importante trovare le sinergie (e in parte le risorse) per questi interventi con il gruppo Fs, i vettori e gli attori interessati, anche economicamente, al trasporto e alla riqualificazione urbana, nonché un migliore rapporto con la Regione, che sul trasporto e infrastrutture ha competenze importanti.
*Coordinatore Pd provinciale Alessandria Trasporti e Infrastrutture