“Spazi… ai giovani” è il 21° convegno interregionale della stampa studentesca, un
evento che mira a focalizzare l’attenzione sui diritti e sulle aspettative dei ragazzi.
Lo “spazio” reclamato nel titolo dell’iniziativa non deve intendersi solo come luogo fisico di aggregazione o di disponibilità di strutture, come palestre o salette per suonare, ma significa più che altro lo spazio vitale, le dimensioni nelle quali la vita dei giovani si evolve, includendo l’istruzione e le aspettative inerenti al mondo del lavoro e così via.
L’iniziativa è stata gestita dal CIS (Coordinamento Interregionale della Stampa
Studentesca: Alessandria, Asti, Brescia, Casalpusterlengo, Piacenza, Racconigi,
Savigliano, Carmagnola, Torino) e quest’anno si è svolta ad Alessandria, organizzata dalla Provincia in collaborazione con la Scuola Allievi Agenti di Polizia di Stato, che ha ospitato il convegno.
Per tutta la giornata di venerdì scorso (28 marzo) quasi 700 ragazzi dell’età
compresa fra i 14 e i 19 si sono impegnati a discutere e approfondire tematiche di rilievo, esprimendo i loro punti di vista e le loro aspettative.
Già all’inizio della giornata, al momento della presentazione dei vari istituti partecipanti, le idee brillanti non mancano: ad esempio, l’ente di formazione professionale CSF ENAIP di Alessandria ha proposto un video introduttivo realizzato interamente dagli studenti con il supporto di due loro insegnanti, Lorenzo Pestarino e Francesca Bisso.
Un filmato particolarmente suggestivo, in cui sono mostrate parole scritte, associate alle immagini legate al loro significato o alle sensazioni che suscitano: ad esempio la parola libertà, era collegata all’immagine di braccia rivolte verso il cielo.
Non è stato l’unico video: subito dopo l’apertura ufficiale del convegno, è stato proiettato un altro filmato, dal titolo “Salvezza e Dannazione”.
Si vede scorrere un testo davvero particolare: la sua lettura iniziale trasmette un senso di sconfitta, di resa… ma quando, a sorpresa, viene riletto a ritroso, dalla fine all’inizio, si scopre che il testo cambia radicalmente: incita a rialzarsi, a combattere la crisi, a non arrendersi.
Quasi a dimostrare che ogni situazione può esser vista in modi diversi, e che all’aspetto più negativo può contrapporsi, con creatività e fantasia, una rinascita.
A leggere il testo Fabio Tosku, uno studente dell’ I.I.S Nervi Fermi di Alessandria, che, oltre ad aver dato la voce al brano, ha presentato l’intero convegno, assieme ad altri due studenti.
A seguire, numerosi interventi delle autorità (Bruno Di Rienzo, 1°dirigente della Polizia di Stato, nonché direttore della Scuola Allievi Agenti Polizia di Stato di Alessandria; Paolo Filippi, presidente della Provincia di Alessandria; Giancarlo Schinardi, coordinatore Cis; Michele Gagliardo, responsabile Nazionale delle Politiche Giovanili e coordinatore del Piano Giovani del Gruppo Abele di Torino).
Ma, soprattutto, un impatto davvero positivo e coinvolgente con i giovani partecipanti.
Entrando nel complesso sono rimasto colpito da quanti ragazzi e ragazze vi si
trovavano… distesi sull’erba, seduti in cerchio o intenti a passeggiare, chiacchierando e discutendo: sembrava di stare in un campus universitario, solo che l’età media era un po’ più bassa.
Fra le prime persone incontrate, anche Gigi Poggio e Ezio Balostro, che per conto della Provincia di Alessandria hanno contribuito alla riuscita dell’iniziativa, e Andrea Facciolo, studente dell’ultimo anno al liceo classico di Alessandria nonché presidente della Consulta Provinciale degli Studenti di Alessandria.
Oltre ad essere un’occasione per incontrarsi e conoscersi, il convegno serve a questi ragazzi per far sentire la propria voce al mondo: sono i portatori di sogni e aspettative, e sono lì per reclamare, appunto, il proprio spazio.
Il punto focale della giornata è stata la suddivisione degli studenti in 17 commissioni: ad ognuna di esse, un argomento spinoso da trattare ( ad esempio: cosa si intenda per “spazi ai giovani”, o i problemi e gli ostacoli che si formano durante il periodo scolastico, o anche tematiche legate alla Chiesa, alla mafia, alla crisi…).
Ammetto che, di fronte a tante tematiche di attualità ed interesse, non sapevo da dove iniziare … un po’ come quando, in gelateria, ci si trova di fronte a mille gusti e non si sa proprio quale scegliere: avrei voluto seguire tutte le commissioni, ma da qualche parte dovevo cominciare!
Ho scelto di partire dalla commissione “Spazi ai giovani: cosa si deve intendere con questa espressione?”
Le due ragazze che presiedevano la commissione hanno diviso il tema in 7 punti, o meglio in 7 domande, quali “la scuola è uno spazio-giovane?” “potendo cosa migliorereste?” “lo Stato aiuta a sviluppare e mantenere gli spazi per i giovani?” e altre tematiche interessanti.
Ma sono le risposte la cosa più sorprendente: la classe è mista, i ragazzi non si
conoscono in buona parte fra loro, eppure la discussione è vivissima, intelligente e mai scontata.
Non mi sono mai azzardato ad intervenire, perché volevo vedere di cosa fossero capaci “questi giovani”… e ne sono rimasto fortemente colpito: hanno dimostrato di essere profondi e acuti; dalle tematiche di partenza sono fuoriusciti altri argomenti, ancora più scottanti, quali bullismo e problemi adolescenziali.
E quando una ragazza ha spiegato alla classe di aver perso l’entusiasmo nella scuola e, peggio ancora, nella comunicazione e nell’amicizia per colpa dei classici bulli, ecco che due ragazzi hanno preso la parola rassicurandola, spiegandole che non bisogna mai arrendersi, che sebbene le cose sembrino difficili una soluzione la si trova.
Uno di loro ( un ragazzone alto quasi un metro e 90, piuttosto magro) le ha raccontato che per diverso tempo era stato preso in giro perché “ciccione”: lui però non si mai era mai arreso: “Perché dare importanza a parole vuote?”
Un altro ragazzo ha raccontato come secondo lui, lo sport sia una fonte di aggregazione e crescita: ed era un ragazzo disabile.
La forza, la maturità e le risorse di questi ragazzi – anche per me, che ho solo qualche anno in più – sono state una continua, positiva scoperta.
Per farla breve, non mi sono mosso da quella classe, sebbene poi in aula magna abbia potuto constatare che anche le altre commissioni non erano state da meno, sapendo affrontare i loro temi in modo approfondito e convincente. La conclusione è stata la redazione di un documento ufficiale, con tanto di richiesta al Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca di organizzare un Convegno Nazionale della Stampa Studentesca.
A chi non crede nei giovani d’oggi, e a chi fa di tutta l’erba un fascio….consiglio un giro al prossimo convegno, che si svolgerà a Cuneo: non potrà che ricredersi!