Renzi: sotto le slides solo precarietà

Il Governo del rottamatore ha avviato con decreti legge, il cambiamento dei contratti a termine e del contratto di apprendistato. Si peggiora l’attuale situazione per impedire  l’accesso ad un lavoro stabile a tutti i lavoratori giovani e adulti e sostituire lavoro stabile con lavoro precario a vita.

I contratti a termine potranno durare 36 mesi, non dovrà più essere indicata una causa che li giustifichi, potranno essere rinnovati per otto volte nell’arco dei 36 mesi.
Il contratto di apprendistato viene svuotato e “semplificato”, eliminando gli obblighi formativi ; eliminata la norma per la quale non potevano essere avviati nuovi contratti di apprendistato se non fossero stati confermati a tempo indeterminato il 30% dei precedenti apprendisti. D’ora in poi, sarà consentito un turn-over illimitato di manodopera giovane, a bassissimo costo.

Se non si ha il cervello rottamato si sa che i  posti di lavoro mancano perché è in crisi il modello di sviluppo basato sugli interessi del capitale e  la domanda è scarsa per l’impoverimento dei ceti popolari e non c’è necessità di produrre , non certo per le presunte rigidità contrattuali, in Italia esistono  46 forme di lavoro precario e la disoccupazione è alta e altissima quella giovanile.

Le rivendicazioni della Cub

1.    Occupazione: riduzione settimanale dell’orario di lavoro di 4 ore, a parità di salario, per un milione occupati in più, investimenti per la bonifica dei siti inquinati, la messa in sicurezza del territorio, il risparmio energetico e le energie alternative, lavoro stabile e tutelato.
2.    Uguaglianza per i lavoratori migranti , per evitare che l’assenza di tutele per questi lavoratori determini ,come sta avvenendo, la perdita di diritti per tutti.
3.    Sostegno al reddito: di 1.000 euro mese per  disoccupati, pensionati ; esenzione dal pagamento di tichets, gratuità x luce, gas,  trasporto pubblico, tel. e tasse scolastiche.
4.    Abolizione dei tickets sulla sanità; garantire il diritto universale alla salute e alla cura.
5.    Diritto all’abitare: rafforzare la campagna contro gli sfratti e  garantire il passaggio da casa a casa per gli sfrattati ,contro il caro affitti e la precarietà abitativa.
6.    Trasporto Pubblico Locale: no alla finanziarizzazione” delle aziende, alla privatizzazione e affermazione del servizio pubblico universale finanziato con la fiscalità generale.
7.    Non  pagare per 2 anni gli interessi sul debito  pubblico rende disponibili 170 miliardi di euro quanto basta e avanza per l’occupazione e il reddito,
8.    No al fiscal compact (patto di bilancio europeo), al finanziamento pubblico alle banche e ai monopoli; abolizione delle spese militari,  lotta all’evasione fiscale e contributiva

Rappresentanza
L’intesa tra cgil-cisl-uil e Confindustria del 10 gennaio 2014 tenta di risolvere la forte crisi di credibilità e di effettiva rappresentanza di quei sindacati rafforzandone il monopolio, che anche questa volta sono state scelte dal padronato a rappresentare i lavoratori.

L’intesa attenta ai diritti che hanno a che fare con la libertà sindacale nei luoghi di lavoro.
Cub chiama alla mobilitazione per contrastare la sua applicazione con praticando scelte alternative per praticare quelle agibilità che sostanziano un livello accettabile di democrazia.

Non possono essere 4 compari a decidere su questa materia è indispensabile che si attivi  un percorso legislativo che salvaguardi i seguenti principi:
•    I diritti individuali o di gruppo che devono essere indisponibili anche per la maggioranza dei lavoratori, collocazione in cassa/licenziamenti di un gruppo di lavoratori, il trattamento da riservare a chi compie lavori usuranti; ai turnisti ecc),
•    Agibilità nei luoghi di lavoro da garantire ai lavoratori e a tutte le organizzazioni sindacali  per garantire una effettiva libertà sindacale ( diritto di sciopero, di riunione, di organizzazione, adesione con trattenute sul salario e verifica periodica delle adesioni dei pensionati , decisione sulle questioni sindacali, attivazione procedura per le elezioni Rsu , abolizione dell’obbligo della raccolta di firme per la presentazione delle liste Rsu; elezione da parte dei lavoratori della delegazione trattante ecc)
•    Misurazione della rappresentatività a partire dal livello aziendale, a quello provinciale, regionale e nazionale.

Cub propone un percorso di mobilitazione e di lotta  che preveda lo Sciopero generale a sostegno di politiche economiche  per nuova e buona occupazione, l’aumento del reddito per lavoratori  e pensionati; il diritto universale alla salute,  alla cura, ad una scuola pubblica di qualità e all’abitare, La democrazia nei luoghi di lavoro. Il primo appuntamento di mobilitazione generale sarà il primo maggio con la May Day  a Milano , Napoli, Taranto e in altre città.
Aprile 2014

Confederazione Unitaria di Base