Nemmeno il tempo di terminare la conferenza stampa indetta dal sindacato USB sulle responsabilità delle multe scadute e apprendiamo, sempre dalla stampa locale, che l’attuale comandante della polizia provinciale e nostro assistito, Giovanni Rattazzo, dalla prossima settimana verrà rimosso dal suo incarico per essersi macchiato di una colpa gravissima, essersi osato di rendere pubbliche le proprie ragioni, tramite il sindacato USB, dopo che era stato sbattuto sempre sulle pagine dei quotidiani locali al pubblico ludibrio dei cittadini e dopo aver subito un procedimento disciplinare da parte dell’ente accusatore e giudicante, quest’ultimo a nostro avviso da archiviare in quanto trascorsi i termini di legge.
Solo nei regimi totalitari, viene impedito ad un lavoratore di esprimere nelle sedi sindacali opportune il proprio disappunto verso un provvedimento disciplinare ingiusto.
Attendiamo con serenità di leggere la determina per impugnarla immediatamente.
L’aver svolto il proprio dovere di dipendente pubblico che informa delle negatività del servizio, di carenza personale, strumentazioni e chiede a tempo debito ai propri superiori dirigenti responsabili (?!), stranamente intoccabili e con retribuzioni da capogiro, per svolgere la propria professione per il bene dell’ente che rappresenta e per un servizio pubblico alla cittadinanza …è il vero “scoop” giornalistico!
Ebbene sì, lo smantellamento della P.A. avviene anche attraverso queste forme di repressione, avere e fornire un servizio scadente ne giustifica la chiusura con tutte le conseguenze negative per i dipendenti.
Per questo il Rattazzo è scomodo e va tolto di mezzo, nel contempo funge da esempio per altri…colpirne uno per educarne cento.
Rimuovere dall’incarico Giovanni Rattazzo utilizzandolo come parafulmine, per poi attuare quella riorganizzazione del Servizio che poteva e doveva essere effettuata quando è stata dallo stesso richiesta, evitando senza dubbio il verificarsi dello spiacevole episodio dei verbali scaduti, significa nient’altro che ammettere il proprio fallimento, sia come politico che come amministratore pubblico, assumendosi conseguentemente tutte le responsabilità anche erariali della vicenda, sulla quale la magistratura contabile avrà modo di accertare con maggiore trasparenza i fatti, nonché appurare anche le responsabilità oggettive di altri soggetti al momento “intoccabili”.
USB, nell’attesa di leggere con serenità le determinazioni della rimozione per poi impugnarle, si appella a tutte le forze politiche che si vogliono unire e rendersi disponibili con ENERGIA per far luce su questo TERRITORIO a costo di scoperchiare ripugnanti verminai…chi ricoprirà il posto di comandante ?…forse il solito amico di “famiglia”?? più accondiscendente con la parte politica e l’assessore illegittimo di turno?..E c’è in Provincia una figura con i titoli previsti dalle norme statali e regionali per ricoprire quel ruolo? Voci di corridoio mormorano di un suo imminente passaggio in Comune a ricoprire il posto lasciato vacante dal segretario generale…al peggio non vi è mai fine.
Giovanni Maccarino
per Federazione USB Alessandria