Claudio, un uomo fortunato [Il Citazionista]

claudiodi Andrea Antonuccio.

«Io mi sento una persona fortunata e ricca»
Claudio

Mi chiedo spesso, di fronte alle difficoltà della vita e alla meschinità dei rapporti, che cosa renda “vero” un essere umano. Per dirla in un altro modo, in che cosa una persona possa trovare la propria realizzazione, il compimento di sé, quella cosa che sembra sempre sfuggirci e che a volte chiamiamo felicità.

Le opzioni che il mondo offre sono molteplici: soldi, potere, autonomia, lavoro, sesso/amore e così via. A noi la scelta, verrebbe da dire. A essere sinceri, sono mete che, una volta raggiunte, lasciano sempre un po’ di amaro in bocca.

Capita invece che la risposta alla domanda sulla felicità (ammesso che uno ce l’abbia, questa domanda) non venga da un ragionamento o da una ricerca affannosa di chissà che cosa. Capita, così come è capitato a me ieri mattina, che la risposta sia semplicemente un incontro con una persona che ridesta l’io e cambia le carte sulla tavola, a volte così arida, della vita.

casa_benzi01Sto parlando di Claudio, un uomo vivo che chiunque può incontrare. Basta fare quattro passi e andare a salutarlo, nella casa della Comunità Rosanna Benzi che lo ospita in piazzetta Bini ad Alessandria. Anzi, andando a trovare Claudio, gli ospiti sarete voi. Lui, per sua stessa definizione, è un inquilino. La sua camera, così diversa dalla stanza di un ospedale, ora è la sua casa.

corrado_paoloE’ una casa bellissima, venuta su quasi miracolosamente dalla ragionevole ostinazione di Paolo e dalla partecipazione, prima perplessa e poi sempre più convinta, di Corrado. Due tipi che non si sono lasciati scoraggiare dalla burocrazia e dalla cattiveria altrui, ma ci hanno creduto.

Claudio ha una malattia, una particolare distrofia muscolare, che lui stesso definisce “terminale”. E’ costretto a letto, sebbene abbia la speranza, fondata, di tornare a muoversi su una sedia a rotelle. Claudio, che nella sua condizione si considera “ricco e fortunato”, è un uomo realizzato. Claudio è un uomo veramente libero, perché nulla, nemmeno una malattia bastarda, può bloccare la sua umanità e la sua voglia di vivere.

Io, che vado dove voglio e sto bene di salute, non sono libero dai miei limiti come lo è lui dai suoi. Basta guardare e ascoltare quello che dice qui, per rendersene conto.