Lista Tsipras: adelante, companeros? [Controvento]

Tsiprasdi Ettore Grassano

La sinistra italiana prova a rialzare la testa, e si appresta ad affrontare con grandi speranze di riscossa le prossime elezioni europee. E’ un paradosso che le diverse anime politiche che da anni ‘vagano’ alla sinistra del Pd (nel frattempo sempre più ‘altro’ rispetto ad un partito di sinistra, quantomeno classica) cerchino di ritrovarsi sotto le insegne di un condottiero greco, appoggiando la lista l‘Altra Europa per Tsipras?

Non più di tanto, dal momento che alla base della loro proposta c’è un’Europa radicalmente diversa da quella attuale non solo sul fronte del superamento del rigore (con la richiesta di nuovi investimenti per creare occupazione e sviluppo), ma anche sul fronte del rifiuto dei nuovi nazionalismi dettati dalla paura del diverso, e di perdere ciò che si ha.

La questione, semmai, sarà capire se la Lista Tsipras (che sondaggi europei accreditano  intorno al 7%, con la conquista di 5 seggi all’europarlamento) saprà prima di tutto, in questi due mesi di campagna elettorale, mostrarsi all’elettorato di sinistra (che non può essere scomparso: semmai si è ritratto, tra astensione e scelta ‘grillista’, magari obtorto collo) come qualcosa di diverso, ed innovativo, rispetto alle tante, e un po’ misere, conventicole che siamo stati abituati a conoscere negli ultimi anni. E poi, naturalmente, in caso di buona/ottima affermazione elettorale, capire se si tratta di fuoco di paglia, legato al fascino ‘dell’esotico’, oppure del possibile avvio di un progetto politico che può avere sviluppi a casa nostra.

Per ora i promotori (almeno quelli alessandrini che abbiamo incontrato ieri alla Casa di Quartiere di via Verona) si muovono con saggia prudenza (“prima di tutto ci sono da raccogliere le 150 mila firme necessarie a presentarci ovunque: ossia 30 mila per ogni circoscrizione”), e non ‘mescolano’ la kermesse elettorale europea con le elezioni nazionali, ossia amministrative comunali, e regionali per il Piemonte. “La lista Tsipras nasce per offrire un’alternativa a tutti coloro che credono ad un’altra Europa, rispetto a quella delle banche e delle istituzioni finanziarie internazionali che finora hanno dettato la linea, causando disastri ai popoli. Ma tentare ora di capire che futuro potrà avere, anche in chiave locale, la nostra lista sarebbe un azzardo. Facciamo un passo per volta: certamente però abbiamo chiesto a tutti coloro che, tra noi, arrivano da pregresse esperienze politiche di fare un passo indietro. Non per scimmiottare l’avversione tout court per ‘i politici’ di Grillo e dei 5 Stelle, ma per dare un segnale di rinnovamento forte, concreto e reale”.

Ed è proprio lì, attenzione, che si potrebbe annidare ‘il baco’: c’è a sinistra una vasta categoria di ‘professionisti della politica’ non necessariamente pessimi, ma certamente datati, e che han fatto il loro tempo. Davvero lo hanno capito, o ancora sognano di poter salire su una nuova locomotiva, magari con macchinista greco, che li traghetti, finalmente, verso il Sol dell’Avvenire?

 

Di seguito, il comunicato stampa con le considerazioni/motivazioni dei promotori della lista Tsipras di casa nostra, ritrovatisi ieri ad Alessandria, alla Casa di Quartiere di via Verona.

“Questa non è la nostra Europa. E’ solo l’Europa che vogliamo cambiare: vogliamo un’Europa al servizio dei bisogni umani invece di un’Europa piena di paura della disoccupazione, della disabilità, della vecchiaia e della povertà; un’Europa che distribuisce guadagni ai ricchi e paure ai poveri”
Alexis Tsipras

Un sondaggio pubblicato a inizio anno ha rilevato che un italiano su due è favorevole all’euro ma ritiene che la politica economica dell’Europa debba cambiare radicalmente, abbandonando la linea dell’austerità e del rigore che è sostenuta soprattutto dalla Germania, ma è condivisa e accettata da tutti i governi europei.
Insomma, la metà degli italiani ritiene che la politica economica che ha caratterizzato gli ultimi anni debba essere abbandonata, ma non intende rinunciare né a essere europea, né a rimanere nell’area Euro.

Sono proprio questi gli assi programmatici della lista “L’altra Europa per Tsipras” che si presenterà alle prossime elezioni europee: sì all’euro, ma in un’Europa con una politica economica radicalmente diversa da quella sostenuta da chi oggi governa la governa.

Siamo alla vigilia delle elezioni europee, e anche chi sino a ieri ha sostenuto la politica imposta dalla Germania, inizia a dire che bisogna uscire dalla logica perversa dell’austerità che non crea occupazione né sviluppo. Ma come si può credere a coloro che hanno sostenuto e appoggiato per lunghi anni la politica dell’austerità?

Come si può credere a chi, come Renzi, nel suo discorso d’investitura non ha sprecato né una parola né una slide per dirci come si può uscire dalla crisi con una politica europea di occupazione e di sviluppo e, contemporaneamente,  di solidarietà e di espansione dei diritti e dei beni comuni?
Sono proprio questi, invece, gli assi programmatici della lista “L’altra Europa per Tsipras”: sì all’euro, ma in un’Europa con una politica economica che favorisca l’occupazione, soprattutto giovanile, lo sviluppo ecosostenibile del territorio, la crescita del sud d’Europa; no ai populismi e alla demagogia violenta e razzista, sì invece allo sviluppo della democrazia, della solidarietà e all’Europa dei diritti e dei beni pubblici.

“L’austerità non è una soluzione per la crisi: è una medicina nociva e per di più somministrata al momento sbagliato”, “l’Unione Europea è diventata un’oligarchia al servizio delle banche, delle multinazionali e dei ricchi”, scriveva Tsipras non ieri ma molti mesi fa; e oggi si propone alla guida della Commissione UE con un programma di politica economica basato sul rilancio degli investimenti (ecologia, infrastrutture, tecnologie, beni pubblici) e dell’occupazione, sulla rinegoziazione del debito, su una banca europea che presti denaro a chi produce anziché alle banche, sulla valorizzazione delle risorse culturali e ambientali del territorio.

Anche in Provincia di Alessandria, come in tutto il territorio italiano, è nato un coordinamento a sostegno della Lista “L’altra Europa con Tsipras”, che parteciperà in Italia alle elezioni europee del prossimo 25 maggio in appoggio a leader greco.

Nei prossimi giorni partiranno iniziative in tutto il territorio della Provincia per sensibilizzare i cittadini sui temi del programma della lista “L’altra Europa”, che rappresenta la vera novità del panorama politico italiano anche per una questione di sostanza nelle candidature: per consentire un reale rinnovamento, si è deciso di non candidare nessuno che, negli ultimi dieci anni, sia stato eletto o candidato a elezioni politiche e regionali o che abbia ricoperto incarichi politici rilevanti.

Ma l’impegno prioritario della lista è ora quello di raccogliere le firme necessarie per la presentazione: per questo nei prossimi giorni, e in particolare nei fine settimana, saranno allestiti banchetti e gazebo in tutti i principali centri della provincia.

E poi si partirà con le iniziative pubbliche: sono già previsti incontri con Marco Revelli e Luciano Gallino (due dei promotori della lista) e con Giuliana Sgrena e Moni Ovadia (candidati nella circoscrizione Nord Ovest).

Per informazioni sulle attività e sugli orari e le località dove è possibile firmare si possono contattare gli indirizzi mail tsiprasalessandria@gmail.com e tsipras.uo@gmail.com

oppure si può consultare il sito internet della lista: www.listatsipras.eu

Informazioni anche consultando l’account twitter @altraeuropaAL.

Per informazioni telefoniche: 335 474786.

Da dove arriva Tsipras?

La Coalizione della Sinistra Radicale (in greco Συνασπισμός Ριζοσπαστικής Αριστεράς, Synaspismós Rizospastikís Aristerás), meglio nota semplicemente con l’acronimo SYRIZA (ΣΥΡΙΖΑ), è un partito politico greco di sinistra, a ispirazione socialista democratica. Nato nel 2004 come coalizione di partiti e politici indipendenti di area socialista democratica, gruppi ambientalisti di sinistra, maoisti, trotskisti e organizzazioni eurocomuniste, si è costituita quindi nel 2012 come partito unico; nel luglio 2013 viene celebrato il primo congresso fondativo. Alle elezioni parlamentari greche del 17 giugno 2012 SYRIZA è diventato il secondo partito greco per numero di voti e il principale partito di opposizione al governo di Antonis Samaras. Il suo leader è Alexis Tsipras, ex presidente del Synaspismós, il principale tra i partiti fondatori.