di Dario Caruso.
Da quando decisi, molto tempo fa, di dedicarmi all’educazione e alla didattica, presi a massima una bellissima frase di Martin Luther King: anche se avrò aiutato una sola persona a sperare, allora non avrò vissuto invano.
Apparirà presunzione, io lo considero spirito di servizio.
Con questo spirito ho sempre cercato di dare quanto potevo a tutti i miei allievi.
Ho avuto a che fare con giovani musicalmente ottusi che ce l’hanno messa fino in fondo per poter intonare due note corrette.
Ho avuto a che fare con giovani musicalmente dotati ma umanamente ottusi che hanno gettato al vento le loro qualità per il superficiale senso della vita che gli stava intorno.
E poi ho avuto a che fare con piccoli uomini divenuti grandi, uomini che ho cresciuto e ai quali ho dato fiducia, rendendoli responsabili e professionali, apprezzati come musicisti e come personalità di spettacolo e di cultura.
Costoro mi danno la forza di continuare.
Solo
Ogni tanto
Occasionalmente
Uno di loro si inceppa
Diventa supponente e cede alle lusinghe delle Sirene.
Le Sirene sono esseri per metà donna e per metà pesce, hanno una voce melliflua e una spiccata propensione ad intorpidire le coscienze e portare fuori rotta.
Fatto sta che ogni tanto uno di loro si inceppa, cede alle lusinghe delle Sirene, va fuori rotta e si perde nel Mare Magnum del Nulla.
Solamente al termine di questo procedimento mi rendo conto che colui che si è perso non mi ha mai detto “grazie!” (anche senza punto esclamativo).
Ribadisco che non mi stupisco (come già dichiarai ne “Il senso dello stupore”).
Continuerò in ogni caso a mettercela tutta e a dare il massimo, poiché penso sempre che anche se avrò aiutato una sola persona a sperare, allora non avrò vissuto invano.
Senza presunzione.
