Il nuovo decreto sugli enti locali, con cui il governo Renzi ha sostituito a tempo di recordo il precedente, e assai criticato, “Salva Roma”, non piace paricolarmente alla Lega Nord, il cui segretario provinciale alessandrino (ma anche vice segretario nazionale, e assessore regionale) Riccardo Molinari afferma: “Nei giorni scorsi, il Governo Renzi ha annunciato il ritiro del decreto legge Salva Roma – in Parlamento per la conversione in legge – a seguito della strenua opposizione politica della Lega contro tale vergognoso provvedimento. Il Salva Roma avrebbe infatti comportato un ingiustificato e gigantesco regalo alla sola Capitale, senza nessuna misura a favore degli altri enti locali in difficoltà, quali ad esempio Alessandria. La battaglia contro il Salva Roma era stata tra l’altro promessa dal Segretario federale della Lega Matteo Salvini durante un incontro pubblico organizzato dalla Lega di Alessandria. La promessa di Salvini è evidentemente stata mantenuta.
Oggi il Governo ha approvato il cosiddetto decreto legge Enti Locali. Il provvedimento conferma le misure a favore della Capitale. Tuttavia le subordina a determinati obblighi di risanamento dell’ente ed inoltre prevede che le città in dissesto finanziario, quali ad esempio Alessandria, possano avere accesso a prestiti da parte della Cassa Depositi e Prestiti.
Ma il decreto enti locali è solo in parte migliore del Salva Roma. I miglioramenti sono certamente merito della Lega che con la sua strenua battaglia parlamentare è riuscita a costringere il Governo ad imporre a Roma un piano di risanamento ed a farsi carico anche del caso Alessandria.
Tuttavia non siamo di certo soddisfatti di questo provvedimento: da una parte, gli impegni assunti dalla Capitale rischiano di rimanere lettera morta. Dall’altro, la discriminazione irragionevole di Alessandra rispetto alla Capitale rimane stridente ed inaccettabile: a Roma vengono erogate immense somme a fondo perduto, ad Alessandria viene data la possibilità di accedere ad un modesto prestito.
Non si può dimenticare poi che il decreto consente ai Comuni l’aumento della TASI: questa facoltà sarà spesso usata dai Sindaci, viste le difficoltà finanziarie a cui i loro Comuni sono condannati dal Patto di stabilità imposto da Roma: ancora una volta, lo Stato impone ai Sindaci di fare i gabellieri per il suo conto.
La nostra battaglia continuerà quindi fra la gente e nelle aule parlamentari affinché questo decreto sia reso più equo a favore di Alessandria. La battaglia promessa da Salvini continua senza paura”.