Dal sito www.savethechoice.it (il sito che si batte meritoriamente contro l’invadenza delle istituzioni che pretendono di regolare la nostra vita, dai consumi alla morale sessuale) ho tratto questo post, a firma di Marco Belpoliti, che esemplifica un caso ordinario di burocrazia italiota..
Si tratta di una azienda alimentare di medie dimensioni, che vuole sostituire uno dei suoi mezzi di trasporto, da 8 tonnellate, acquistandone uno nuovo da 10. Niente di anormale, niente di speciale, penserebbe chiunque. E invece no. Perché per compiere questa semplice operazione il titolare deve entrare nel territorio della nostra sagace burocrazia dove viene fatto prigioniero e costretto a una infinita serie di adempimenti che lo portano allo sfinimento, facendogli perdere tempo, e, conseguentemente denaro (senza contare bolli e gabelle varie).
Dunque, citiamo testualmente.
“Per cambiare il veicolo il titolare dell’azienda deve esibire i seguenti documenti alla Provincia:
1. fotocopia di certificato della Camera di Commercio, dove deve risultare la data di inizio dell’attività (l’ha cominciata suo padre 50 anni fa); 2. fotocopia del documento d’identità del rappresentante legale della azienda, e i tutti membri del consiglio di amministrazione, compresi i sindaci; 3. relazione dettagliata dell’attività della ditta su carta intestata della medesima e firmata, poi verrà trascritta nella modulistica per la provincia (occorre specificare il motivo per cui si necessita del mezzo che si intende acquistare); 4. fotocopia della carta di circolazione, licenze e certificati di proprietà dei mezzi intestati alla ditta di peso complessivo superiore a 60 quintali; 5. fotocopia dei documenti relativi al veicolo oggetto della domanda: fattura, atto di vendita, contratto leasing, carta di circolazione, certificato di approvazione, ecc.; 6. fotocopia delle carte di circolazione di macchine operatrici intestate alla ditta o copie di fatture di noleggio; 7. fotocopie delle patenti di autisti e loro posizioni Inps e Inail; 8. fotocopia integrale del libro matricola; 9. fotocopie autorizzazioni rifiuti in corso di validità o altre autorizzazioni ambientali; copie autorizzazioni esercizio piattaforme ecologiche.
Tutta questa documentazione è necessaria per la preparazione dell’istanza da presentare alla Provincia, che dovrà essere sottoscritta dal legale rappresentante o titolare e sarà quindi presentata allo sportello dell’agenzia nei giorni previsti. C’è anche un allegato da compilare, in cui dichiarare: numero dipendenti, come operai, autisti, impiegati; quanti sono i soci dell’azienda, le posizioni Inps e Inail di tutti. Inoltre, bisogna dichiarare il volume d’affari, i costi totali di esercizio, costi relativi al trasporto effettuato in conto proprio e in conto terzi, costi del lavoro dipendente, e altri dati contabili utili a giustificare la richiesta”.
Non ho commenti da fare, il percorso obbligato dell’imprenditore si manifesta in tutto il suo delirio burocratico. Viviamo in un paese doppio: il primo è quello in cui tiriamo avanti la nostra vita di tutti i giorni; l’altro è quello della burocrazia e della politica.
Si salvi chi può!