Anne Hidalgo, l’attuale vice di Delanoë e candidata a ricoprire la carica di sindaco di Parigi alle prossime elezioni amministrative di marzo, ha posto al centro del suo corposo e intenso programma elettorale la mobilità urbana. Traffico, velocità dei flussi, inquinamento e salute pubblica sono le principali parole d’ordine che la candidata, insieme al suo staff di sostenitori, sta portando in mezzo ai parigini, in una campagna che in queste settimane si gioca nelle vie e nelle piazze, o meglio, come dicono i francesi, sul terroir. Un segnale importante di un dibattito e di una concezione del futuro attenti in primo luogo all’ambiente e alla salute pubblica che l’Italia non ha ancora sentito in maniera così forte e diretta.
Prendiamo il caso di Autolibre: le piccole due posto grigie fanno ormai parte del paesaggio urbano, ordinatamente parcheggiate a lato del marciapiede mentre si ricaricano a corrente elettrica. Il principio è lo stesso del bike-sharing: è sufficiente entrare in possesso delle piccole tessere magnetiche ricaricabili, peraltro a prezzi davvero accessibili e con formule agevolate in abbonamento, per famiglie o per turisti, per potersi mettere al volante dell’auto e raggiungere la destinazione prescelta, nei pressi della quale ci sarà un altro parcheggio per lasciare la macchina al prossimo utente. Voilà, il gioco è fatto. Pratico, veloce, comodo, economico e non inquina. Una vera e propria rivoluzione della cultura e dello stile di vita quotidiano che sempre più si sta imponendo tra i parigini, soprattutto tra i giovani.
La Hidalgo punta moltissimo su Autolibre, proponendo di incrementare il servizio e di offrire un abbonamento di un anno gratuito ai neopatentati over 25. Se vivi a Parigi l’auto di proprietà comincia a diventare un retaggio del passato: a che ti serve, con quello che costa, con il traffico che c’è e con le enormi difficoltà a trovare parcheggio, quando puoi prenderla in prestito quando vuoi? L’auto “di tutti e di nessuno” è un fenomeno culturale davvero interessante che porta alla diffusione di nuovi stili di vita e a nuove forme di quotidianità che, oltre a far bene all’ambiente e alla salute, ci fanno pensare positivo per il futuro.