Si diceva un tempo “bando alle ciance, parlano i numeri, che non mentono mai”. Andate un po’ a spiegarlo agli amministratori di Palazzo Rosso, tutti quanti, che da anni sul bilancio si accapigliano, litigano, si denunciano a vicenda.
Solo nelle ultime ore, alcuni segnali contraddittori: da Roma arriva la conferma che, entro fine gennaio, si dovrebbe sbloccare l’accesso, per il comune di Alessandria, ad un fondo grazie al quale pagare una parte dei debiti pregressi, quelli del dissesto. Chiariamoci: sono sempre gli stessi soldi di cui si parla da tempo (circa 30 milioni di euro, e per pagare i debiti sia pur in forma parziale non bastano, come ricorda nell’intervista di ieri il vice sindaco Cattaneo).
Non solo: si tratta di un prestito che lo Stato (Cassa Depositi e Prestiti, appunto) ci fa, e che gli alessandrini dovranno restituire nel medio lungo periodo. L’epoca dei regalìe a fondo perduto è finita, o comunque non passa per periferie assai poco influenti come la nostra.
Nel frattempo, la minoranza di centro destra (consiglieri Fabbio, Buzzi Langhi, Locci, Curino, Sciaudone) non molla, e con un esposto al ministro Alfano ribadisce: il bilancio di previsione 2013 del centro sinistra è un falso, non pareggia neanche per un piffero, ma ‘balla’ di oltre 65 milioni di euro. A proposito, appunto, di numeri ‘in libertà’: che ormai vengono a quanto pare ‘interpretati’ dalle diverse parti in causa come e più delle parole. Attendiamo sviluppi.
Terzo elemento: il consigliere Locci ci cita sul suo attivissimo profilo facebook, insieme a numerosi colleghi: e si chiede “ne parlerete?”, in merito alla vicenda Cosap, che Locci stesso definisce ‘usura istituzionale”. E noi ne parliamo volentieri: segnalando che, secondo il battagliero consigliere comunale di Fratelli d’Italia: “Non paghi i canoni al Comune di Alessandria entro il 31 dicembre? Bene, dal 1° gennaio paghi il 341% in più!”.
Ossia mega sanzioni in arrivo, che Locci ha proposto di ridiscutere, ma su cui la maggioranza starebbe ‘nicchiando’.
“Ma se a parole”, prosegue Locci, “l’amministrazione era d’accordo con me a cancellare queste sanzioni usuraie perché ora si tira indietro? VOGLIONO FARE CASSA CON LA CARNE ED IL SANGUE DEGLI IMPRENDITORI ALESSANDRINI! In Consiglio Comunale presenterò comunque una proposta che DEVE essere discussa! Altrimenti ambulanti, commercianti, imprese edili e tutti coloro che pagano canoni di occupazioni di suolo pubblico al Comune e non dovessero riuscire a rispettare anche di un solo giorno i termini per il pagamento si troverebbero vittime di sanzioni usuraie dal comune con il rischio di ulteriori gravi ripercussioni sul nostro tessuto economico e sociale”.
Le cose stanno davvero così? Monitoreremo gli eventi. Anche se, a prescindere dal caso specifico, ci pare evidente che i governi Monti e Letta (con inevitabili ricadute sugli enti locali, per la serie ‘arrangiantevi, prendete i soldi direttamente nelle tasche dei contribuenti) hanno definitivamente ‘tirato il collo’ all’economia reale, ‘mortificando’ in tutti i modi la parte del Paese che prova ancora a darci dentro e a rimboccarsi le maniche, per tutelare banche e spesa pubblica (ancora e sempre enorme, non in assoluto ma considerata l’inefficienza del sistema). Una scelta le cui conseguenze devono ancora manifestarsi pienamente. E davvero non capiamo dove i nostri baldi governanti vogliano andare a parare.