Le gare per l’affidamento della gestione delle reti del gas (e quindi la conseguente distibuzione del servizio) non partiranno prima di metà 2014. In tutta Italia, non solo ad Alessandria.
Questo il primo elemento chiarificatore che emerge dall’intervista esclusiva di oggi con Mauro D’Ascenzi. Un po’ fuoriluogo, dunque, e forse pretestuoso l’allarmismo delle scorse settimane sui ‘ritardi’ sul fronte Amag.
Poi, però, dalla conversazione emergono anche altri elementi interessanti: ad esempio la riflessione sul complesso iter tecnico per stabilire quanto vale davvero una rete di distribuzione, i famosi impianti: anche qui, ad Alessandria finora si è proceduto un po’ per slogan, e sarà forse opportuno, prima di ‘sparare’ nuove cifre, farle certificare con attenzione.
Non solo: fra le righe D’Ascenzi dice anche un’altra cosa. Ossia: “Dipende poi anche da chi è l’effettivo proprietario delle reti: nel caso di Acos Spa, le reti sono nostre, appunto, ed è stata appositamente creata Acos Reti, controllata al 100% dalla capogruppo.”. E poi aggiunge: “Ci sono altri casi in cui le reti non sono della società del gas, ma dei comuni”. Ad Alessandria qual è la situazione su questo fronte? Le reti sono di Amag o del Comune? Un aspetto che sarebbe certamente opportuno chiarire.
Ma l’intervista è anche l’occasione per tornare a riflettere, più in generale, sulla Commissione di Palazzo Rosso che è stata costituita dopo il dissesto per esplorare la situazione delle diverse partecipate comunali. Ancora l’altra sera, all’incontro pubblico organizzato dal Movimento 5 Stelle a cui ha partecipato anche il sindaco Rossa, il consigliere ‘grillino’ Domenico Di Filippo, che è un buon amico di questo magazine, e che la commissione la presiede, ha detto pubblicamente “ne stiamo scoprendo di tutti i colori”. Ebbene, non sarebbe l’ora di condividere nel dettaglio questo arcobaleno di curiosità (o nefandezze: giudicheremo in base ai fatti) anche con tutti gli alessandrini?
Se ne dibatte proprio in questi giorni qui sul magazine, con punti di vista diversi tra i lettori. Proprio ieri Mauro Traverso, attivista 5 Stelle, scriveva:
La così definita “fantomatica” commissione d’inchiesta ha affrontato e terminato il lavoro con la galassia Amag (1+3 aziende), 8 mesi di lavoro con decine di audizioni e una grande mole di documenti da analizzare. Una relazione di 24 pagine con tabelle e decine di allegati fuori fascicolo, letta in consiglio comunale che ha messo in luce e certificato una serie di fatti ritenuti non inerenti con l’attività svolta. Ha proposto al Consiglio comunale alcune importanti modifiche allo Statuto e al Regolamento contabile per rendere strutturale prima l’informazione e poi il controllo da parte del consiglio stesso nei confronti del rappresentate del comune (il sindaco) quando partecipa alle assemblee sociali (di tutte le aziende partecipate), in modo che si sappia e si controlli prima e durante la vita delle aziende e non a bilanci o scelte opinabili ormai fatte.
Proposta accettata e votata alla unanimità dal Consiglio comune e pronta (grazie al lavoro del Segretario Comunale e del Ragioniere Capo) per essere portata in discussione e approvazione del Consiglio comunale.
Ora la commissione ha attivato e prosegue il controllo di Aral (azienda deputata allo smaltimento rifiuti) e, credo, forse estesa al sistema gestione rifiuti. Riunioni settimanali (ore 2 alla settimana). Tanto per informare i cittadini.
D’accordo Mauro…ma su Amag sono emersi elementi eclatanti e ‘scandalosi’, o no? Se sì, alla popolazione non sono ‘arrivati’ più di tante, se non la famosa, imbarazzante ma in fin dei conti anche risibile questione delle rose moldave (quest’anno andate ‘in malora’, ma insieme a tutto il resto del verde pubblico alessandrino). Sulle altre partecipate, buon lavoro e teneteci aggiornati.