A tanto ammonterebbe la “buonuscita” dell’ex direttore di Atm, una parte dovuta ad emolumenti collegati al rapporto di lavoro svolto per lunghi anni dal direttore dell’ATM, ed altra a delibere dei due cda della passata giunta……
Il presidente si è premurato di osservare che le delibere fatte a suo tempo sembrerebbero assolutamente legittime. Non ne dubitiamo, visto che il direttore all’ interno del cda svolgeva il ruolo di deus ex machina, per cui il minimo che ci si possa aspettare, trattandosi di interessi notevoli in gioco, è che la regolarità formale degli atti sia irreprensibile.
Ci mancherebbe altro.
Rimane un dubbio: in cambio di che cosa gli integerrimi membri dei due cda avranno deliberato dei documenti atti a creare in futuro cifre simili? E tutti quei “sindacalisti” che ora si scandalizzano e favoriscono la cassa integrazione per i colleghi?
Ma andiamo con ordine. Da un punto di vista, per così dire asettico, civilistico, il bilancio Atm registra una crescita del disavanzo da cinque milioni di euro a venti IN CINQUE ANNI, con una crescita costante e progressiva di tre milioni di euro all’anno…….. Quindi come premio di risultato, sarebbe da chiedere i danni.
Mentre da un punto di vista politico, quindici milioni di debito sono quindici milioni di euro di credito per qualcuno, se si mette in discussione, ma sicuramente non può essere plausibile, qualche accordo di tipo innominabile salta tutto e qualcuno potrebbe avere spiacevoli sorprese. Quindi, con il concorso di maggioranza e opposizione, come capita non di rado ad Alessandria, i soldi si troveranno, con buona pace dei cittadini privati delle corse, dei dipendenti in cassa integrazione, con stipendi che arrivano diciamo con una regolarità casuale……
Ma questo, in un contesto alessandrino, dove una fantomatica commissione di inchiesta, presieduta dal m5s, sta ancora sfogliando la margheritina, rappresenta, purtroppo, la normalità… in una città troppo piegata dalla crisi per poter permettersi il lusso di alzare la testa….
Come sindacato USB, non da ora, abbiamo combattuto e denunciato l’arroganza dei padroni del vapore e anche ora non rinunciamo al nostro ruolo di consegnare a futura memoria traccia del malcostume di casa nostra, come diceva quel frate nei Promessi Sposi: verrà quel giorno…….
L’UNIONE SINDACALE DI BASE INFORMA I LAVORATORI E CITTADINI AFFINCHÉ QUESTA ENNESIMA VERGOGNA NON VENGA NASCOSTA
SOTTO IL TAPPETO, SENZA UN NULLA DI FATTO.
TUTTI HANNO UN NOME E UN COGNOME:
POLITICI, SINDACALISTI DA FACILI CARRIERE, CONSIGLI DI AMMINISTRAZIONE, COMPARI E CUMPARIELLI AZIENDALI, AMMINISTRATORI DELEGATI, MANAGER STRAPAGATI:
AI POSTERI LA NON ARDUA SENTENZA…….
Giovanni Maccarino
Per la Federazione Provinciale USB