“No all’evento Pesa la Maialina!”

Abbiamo appreso che Domenica 3 Novembre, a Montaldo Bormida (AL) si terrà la fiera del tartufo e, per attirare gente, gli organizzatori hanno pensato di organizzare l’evento ” PESA LA MAIALINA”.
Il povero animale sarà messo in mostra per tutto il giorno e chi riuscirà a indovinarne il peso, riceverà la maialina in regalo!
invitiamo tutti a scrivere agli indirizzi sotto riportati per manifestare il nostro dissenso agli organizzatori.

montaldo.bormida@ruparpiemonte.it
sindaco.montaldo.bormida@ruparpiemonte.it
info@trecastelli.it

Lav Alessandria

Sullo stesso tema interviene anche Paola Re:

ho appreso dagli organi di informazione che Domenica 3 Novembre, presso il Palavino di Montaldo Bormida, è in programma la seconda fiera del tartufo, organizzata dalla Pro Loco in collaborazione con la Cantina Tre Castelli: una giornata di bancarelle, attrazioni per bimbi, enogastronomia a base di tartufo, caldarroste, dimostrazioni di ricerca del tartufo e premiazione del tartufaio più anziano e del tartufo più grande. Fin qui tutto nella norma. Ma la “sorpresa” di questa festa è il concorso “Pesa la maialina”: chi parteciperà all’iniziativa, soppeserà con le sue mani una maialina, come fosse un pacco postale, e chi ne indovinerà il peso, vincerà questo pacco vivente.

Non sono riuscita a trovare una locandina dell’evento per vedere se esso sia patrocinato dal Comune ma ho visto che sul sito web del Comune è segnalato, quindi, lasciando da parte la Pro Loco e la Cantina Tre Castelli che sono votate al turismo e al commercio, quindi non è facile ragionare con loro su basi etiche,  mi sembra doveroso rivolgermi a Barbara Ravera, Sindaca del Comune di Montaldo Bormida, Amministrazione con una schiacciante maggioranza femminile in Consiglio Comunale, il che non passa inosservato a me che sono donna.

Non sono riuscita a capire dal sito del Comune, se è stato deliberato un Regolamento tutela e benessere degli animali: molti Comuni ne sono provvisti e deliberano il divieto di dare animali in premio.

Mi rivolgo a un’istituzione perché credo che un’istituzione non dovrebbe permettere lo svolgersi di un gioco così squallido sul suo territorio. Trattare una maialina come se fosse un oggetto da strapazzare tutto il giorno a poi regalare (chissà mai che fine farà?) è davvero imbarazzante soprattutto per il Comune di Montaldo. Poiché sono abituata a sentire qualsiasi giustificazione da parte di chi tratta gli animali nel peggiore dei modi, immagino che gli organizzatori ritengano che non vi sia maltrattamento: infatti sarà proprio così, perché essi saranno astuti nel rispettare la normativa vigente. Certo che se si paragona quella maialina ai miliardi di maiali nel mondo rinchiusi negli allevamenti, sottoposti al taglio della coda, alla limatura dei denti, a vivere nello sterco e nel fango, ammucchiati l’un l’altro, nutriti solo con mangimi, in attesa di essere macellati e insaccati, allora, rispetto a quelli, la maialina da pesare è davvero fortunata: si prenderà coccole e carezze da chi se la passerà di mano in mano,  forse aspettando di mangiarsela nel panino, magari a sua insaputa, perché si sa, la tragica fine dei maiali è quella, e di loro non si butta via niente! Credo che nessuno dei partecipanti al concorso partirà con l’intenzione di maltrattarla fisicamente ma certamente la maialina subirà lo stress di “una giornata particolare” e aggiungo che a subire il maggior danno sarà la sua dignità perché sarà trattata come un oggetto ma gli animali non sono oggetti, in questo caso a uso ludico.

Ciò che mi preoccupa ulteriormente è la presenza di bambini a quell’evento: vorrei che le famiglie li tenessero lontani per evitare loro di percepire quel senso di sfruttamento e prevaricazione che l’animale umano esercita compiaciuto sull’animale non umano, divertendosi anche.

C’è bisogno di una società, in cui la natura animale e vegetale venga rispettata e celebrata, almeno dalle istituzioni che dovrebbero sempre schierarsi dalla parte degli oppressi, in questo caso dalla parte della maialina.

E se le istituzioni hanno una coscienza, organizzino il concorso di pesarla, ma chi indovina il suo peso, la lasci dov’è perché lì ce n’è davvero bisogno.

Cordiali saluti.

Paola Re – Tortona (AL)