L’Alessandria spreca le occasioni e lo Spartak ringrazia: al Moccagatta finisce 0 a 0

di Pier L. Cavalchini

Si comincia, come previsto, con lo Spartak copertissimo con difesa “a cinque” e con l’Alessandria padrona del centrocampo con Grandoni e Pellegrini a fare gioco. La formazione è quella classica con Cardellino in mezzo all’attacco, Ventre e Muratore sulle ali ad allargare il gioco. Mazzucco, Mazzocca e Magné a dare equilibrio dietro con il portiere Canegallo ormai titolare fisso. Anche la divisa è quella “grigia” di ordinanza, mentre lo Spartak San Damiano sfoggia un vistoso completo bianco con fascia verticale rosso-blu. In evidenza, per gli ospiti, oltre all’ottimo portiere Gioele Zeggio un trio d’attacco di tutto rispetto con Barbera al centro coadiuvato da Busato e Ferrero.

I rilanci e le ripartenze veloci dei “Bianchi” hanno messo più volte in difficoltà la retroguardia in maglia grigia condizionando non poco gli equilibri della gara che, comunque, non è stata giocata dall’Alessandria con la consueta concentrazione. Troppe approssimazioni e troppi errori davanti a Zeggio hanno determinato, di fatto, il risultato finale a reti bianche.

Per vedere un primo tiro pericoloso bisogna aspettare il minuto 16 con Grandoni, alto. L’Alessandria non sembra particolarmente ispirata e si abbandona anche a giochetti poco utili, con finte e controfinte che permettono agli avversari di portare avanti la loro partita. Proprio su uno di questi rilanci lunghi si concretizza una grossa occasione per lo Spartak con Reka che tira forte da due metri ma troppo centralmente e permette a Canegallo di respingere. Punta sul vivo l’Alessandria prova a serrare i ranghi e in sei minuti sfiora per tre volte il vantaggio. Prima con Cardellino che calcia alto sulla traversa un invitante assist di Grandoni, poi con Pellegrini che si vede parare sulla linea da Zeggio un suo tiro preciso e infine con Grandoni che non inquadra la porta da buona posizione. E siamo al minuto ventotto della prima frazione con l’Alessandria che sente odore di gol ma non riesce a condurre a termine trame piacevoli e precise, condotte soprattutto su “linee esterne”.

E’ il difensore Tabaku, comunque, a compiere un vero miracolo al trentaquattresimo quando si immola di fronte a Grandoni bloccando una staffilata diretta sicuramente nel “sette” a Zeggio battuto. Ancora qualche sgroppata a destra e a sinistra dell’area degli astigiani, ancora qualche errore di troppo per Cardellino, troppo impreciso davvero, e poi al riposo. Da ricordare solo una serpentina davvero indiavolata sulla destra di Pellegrini che fa impazzire ben quattro difensori dello Spartak ma che non trova lo spiraglio giusto in area.

Si riprende con le stesse formazioni del primo tempo e con una disposizione simile in campo. Infatti già al secondo minuto si scatena una mischia furibonda in area “bianco-strisciata” ma con un rinvio finale della retroguardia dello Spartak. La pressione della squadra di casa è continua anche se sembra meno incisiva e a tratti evanescente. Diversi errori negli appoggi fondamentali complicano le cose agli uomini di Merlo che creano, durante il secondo tempo, di fatto, solo due “quasi” occasioni sempre con il subentrante Massaro. Prima su punizione al ventesimo e poi su tentativo al volo da destra al trentesimo dello stesso Massaro. Gli ultimi dieci minuti più i sette di recupero sono di continuo pressing sugli uomini di mister Camisola ma il risultato non cambia. Potrebbe esserci ancora un’ultima possibilità su appoggio del sempre pronto Boveri in area per Grandoni ma il passante rasoterra viene intercettato tra linea di porta e palo dall’attento portiere Zeggio.

Si chiude praticamente lì la partita con un paio di recriminazioni su spinte e presunte mani in area che, però, l’arbitro Oliva non ha ritenuto degne di calcio di rigore. D’altra parte l’Alessandria, più che lamentarsi con l’arbitro , dovrebbe fare “mea culpa” per le molte occasioni (quattro nitidissime nel primo tempo, almeno una nel secondo) non sfruttate al meglio. Si è avuta quasi l’impressione di una rilassatezza del gruppo che, a questo punto del campionato, con il traguardo vicino, diventa un elemento di forte preoccupazione. Anche l’uscita anticipata di Pellegrini, forse per un colpo ricevuto, non ha giovato all’ultima mezz’ora di gioco, così come non sta giovando la mancanza al centro dell’attacco di un bomber e protagonista di razza come Erbini. Vedremo la prossima settimana a Chieri se riavremo l’Alessandria conosciuta in queste ultimissime gare.

FC Alessandria 0 – Spartak San Damiano 0