Le donne al potere [Il Flessibile]

di Dario B. Caruso

Trascorre l’otto marzo di quest’anno con le consuete, numerose e sempre significative celebrazioni.
Questo tempo moderno è scandito dal nuovo disegno di legge del Governo Italiano che, con riferimento alla violenza di genere, oltre ad incrementare le pene per stalking, violenza sessuale e revenge porn, introduce l’ergastolo per chi uccide una donna.
Bene! è la prima esclamazione che si presenta sulla punta della mia lingua.

Ricordo che da molti anni le considerazioni intellettualmente più emancipate auspicavano le donne al potere: con la loro pacatezza, con l’equilibrio, col senso materno, con modalità pragmatiche avrebbero garantito un futuro migliore.
In effetti la storia e la letteratura ci raccontano di esempi fulgidi.
Penelope ad esempio è riuscita a tenere a bada decine di proci e gestire a lungo Itaca con flemma e costanza.
Questo ci racconta Omero ma – scusate il franco cinismo – occhio non vede….
Eggià perché a fronte di una Penelope così abile, alacre e dignitosa, dall’altra parte ci vengono narrate Calipso e Circe, tipini tutt’altro che raccomandabili.
I lati della medaglia sono sempre due.

Oggi i vertici europei sono occupati in prevalenza da donne e possiamo esprimere alcuni pensieri.
Ursula von der Leyen è Presidente della Commissione Europea.
Belga, classe 1958, ha proposto il ReArm Europe, un piano da 800 miliardi di euro per “potenziare le capacità militari del continente”.
Roberta Metsola è Presidente del Parlamento Europeo.
Maltese, classe 1979, appoggia la proposta e afferma che “se l’Europa vuole essere protagonista deve investire in Difesa”.
Christine Lagarde è Presidente della Banca Centrale Europea.
Francese, classe 1956, dichiara che “aumentare la spesa per la Difesa può aiutare il Pil”.
Marine Le Pen è Deputata dell’Assemblea Nazionale della Francia.
Francese, classe 1968, chiede le elezioni anticipate perché dice “ho fretta di arrivare al potere” e ci arriverà.
Giorgia Meloni è Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana.
Romana, classe 1977, è ansiosa di dare fuoco alle polveri e va addirittura oltre dichiarando che “estendere l’articolo 5 della Nato all’Ucraina potrebbe fare scattare l’intervento armato anche dell’Italia”.

Pensando alle donne al potere mi ero immaginato uno scenario completamente differente ma, si sa, noi boomers abbiamo un’idea del futuro che assomiglia al passato.
Ma di ciò vi parlerò in un’altra occasione.