Roggero (Lega): “Il sindaco Abonante non si nasconda: su Amag e cimiteri gli alessandrini chiedono trasparenza e senso di responsabilità”

di Ettore Grassano

“Acqua, rifiuti, cimiteri, topi, sicurezza sono solo alcune delle ‘ordinarie emergenze’ con cui siamo chiamati a confrontarci in questo inizio di primavera. Tra slogan e tentativi di mistificazione della realtà, la giunta Abonante è entrata in modalità ‘tiriamo a campare’, ma avanti di questo passo a far sempre più fatica saranno i cittadini di Alessandria! La Lega non ci sta, e con tutto il centro destra è già al lavoro per offrire alle persone un progetto di città credibile, e realizzabile. Nel 2027, o anche prima, se dovesse necessario: noi siamo pronti”.

Così Mattia Roggero, capogruppo della Lega a Palazzo Rosso, inquadra la situazione, e non ha dubbi: “Ma come è possibile che, dopo quasi tre anni di gestione della macchina comunale, gli attuali amministratori intonino, come unica e poco credibile giustificazione, il ritornello ‘è tutta colpa di quelli di prima?’ oppure ‘ci pensino a Roma o a Torino’. Peraltro gli alessandrini, anche quelli che nel 2022 non hanno votato centro destra, e in massa si sono astenuti, sanno benissimo che il poco che è andato in porto in questi anni, come il restyling di piazza Libertà, è il frutto di nostri progetti. E soprattutto sanno che il sindaco Abonante ha rottamato progetti innovativi come smart city e comunità energetiche, senza sostituirli con alcunché. E ha dormito un sonno pesante sui rifiuti, per cui la conseguenza è il caos di oggi, con un aumento costante della tari e nessuna strategia credibile per il futuro. Per non dire dei topi, che ormai sembrano essere diventati una mascotte delle giunte alessandrine di centro sinistra: anche se a volte li chiamano scoiattoli americani, perché fa più tendenza”.

Il capogruppo della Lega è un fiume in piena, ma vediamo di andare con ordine, e di capire come il centro destra si sta organizzando, per cercare di porre rimedio ad una serie di ‘storture’ che sono purtroppo oggi sotto gli occhi di tutti gli alessandrini.

Presidente Roggero, partiamo da Amag: cosa sta succedendo, e perché avete chiesto al sindaco Abonante di assumere direttamente le deleghe delle partecipate?
Amag sta attraversando un momento delicatissimo, e dopo quasi tre anni di immobilismo, che hanno assai aggravato la situazione, è arrivato il momento delle decisioni decisive, e irrevocabili. Per questo chiediamo che, quali che siano le decisioni che il comune di Alessandria, socio di maggioranza del Gruppo Amag, intende prendere, è opportuno che sia il sindaco a metterci direttamente la faccia, di fronte a tutta la nostra comunità, e anche di fronte ai cittadini degli altri comuni soci, a partire da Acqui Terme. Parliamoci chiaro: il centro sinistra elaborò un piano di vendita della multiutility pubblica già a fine 2016, con Rossa sindaco, Abonante assessore al Bilancio e Bressan amministratore delegato. Poi persero le elezioni, e il loro progetto fu cestinato. Il centro destra a traino Lega da un lato risanò i conti delle diverse società del gruppo, rendendole di nuovo ‘bancabili’, se vogliamo usare un gergo tecnico: ossia credibili di fronte al sistema bancario. Dall’altro lato mise in campo progetti fortemente innovativi, come la smart city e le comunità energetiche, che avrebbero trasformato Amag in un gruppo competitivo ed efficiente, ma sempre a totale controllo pubblico, ossia dei cittadini. Il centro sinistra ha fatto scelte diverse, e si sta muovendo verso la privatizzazione degli asset. Legittimo: ma occorre dirlo con onestà a cittadini e lavoratori del gruppo, assumendosi le responsabilità delle proprie scelte. Sul fronte acqua, poi, la situazione è delicatissima, Egato6 sta applicando la legge, e seguendo le direttive di Ministero e di Arera. Anche qui, l’assessore Laguzzi continua a dimostrarsi ondivago, quasi in conflitto di interessi tra il suo ruolo di assessore e quello di esponente del Pd, in predicato di diventarne segretario provinciale. Mentre non c’è un altro giorno da perdere: occorre andare veloci con l’affidamento al soggetto pubblico, come previsto dalla legge. Ossia Amag Reti Idriche deve aderire al nuovo Consorzio Acqua Pubblica Alessandrina, o il sindaco Abonante sarà responsabile della perdita dei fondi Pnrr. Il centro destra ha presentato una mozione di sfiducia nei confronti dell’assessore Laguzzi, chiedendogli di fare un passo indietro, e al contempo al sindaco Abonante di farne uno avanti, assumendo direttamente le deleghe delle Partecipate.

Ha fatto cenno alla delicata vicenda della gestione del ciclo idrico integrato, ma non è che sui rifiuti siamo messi meglio. Tanti alessandrini temono un aumento esponenziale della Tari in autunno..
Di sicuro c’è che da quest’anno in diverse zone della città i condomini si trovano a dover pagare a parte il servizio di movimentazione dei cassonetti, e nei sobborghi si è imposto un balzello ulteriore per il ritiro degli stralci del verde. Si è detto da parte della giunta che ciò avrebbe comportato uno ‘scorporo’ di quel costo dalla Tari per tutti i cittadini, ma nelle bollette di acconto tari 2025 degli alessandrini si registra un aumento medio di circa 10 euro: dove sarebbe lo scorporo? Ma, appunto, il vero timore è per il conguaglio autunnale: il sindaco ha già cominciato a ‘mettere le mani avanti’, attribuendo ad altri la responsabilità di eventuali aumenti. La verità è che gli alessandrini già oggi pagano il servizio Tari assai più caro di tante altre aree della provincia, e del nord Italia. E che, con la discarica di Solero ormai esaurita, e a causa dell’avversione di centro sinistra e 5 Stelle per un moderno termovalorizzatore, a partire dal prossimi mesi dovremo pagare altri per smaltire i nostri rifiuti, a costi esorbitanti. Anche qui, riscontriamo nel sindaco Abonante e nella sua giunta una assoluta mancanza di programmazione, oltre che di presa di responsabilità.

Poi ci sono i cimiteri: la nostra Gzl, nella sua rubrica del lunedì, ne denuncia il degrado da anni, inascoltata dal Palazzo, anche se con forte apprezzamento tra i lettori. Possibile che non si possa fare nulla?
E’ vergognoso. Da più di un anno chiediamo chiarimenti, abbiamo fatto anche un accesso agli atti, ma sindaco e assessore fanno il gioco delle tre carte, e si arrampicano sugli specchi. Anche qui, occorre essere chiari: l’errore non è stato esternalizzare il servizio, ma esternalizzarlo in questo modo. Senza specifici controlli, accurate verifiche, eventuali contestazioni e con regole di ingaggio e di responsabilità che andranno verificate. Leggiamo che i (pochissimi) addetti della cooperativa che gestisce i 14 cimiteri alessandrini sarebbero anche in arretrato con le retribuzioni: e in ogni caso se un servizio non funziona la responsabilità sta sempre nel manico, non nei lavoratori che sono costretti a far fuoco con la legna che hanno, e devono far fronte ad una situazione complicata. In ogni caso, un altro inverno è trascorso invano, e con l’arrivo della primavera prepariamoci ad un ulteriore livello di abbandono per luoghi che invece meritano il massimo della cura, e del decoro. La Lega incalzerà il sindaco Abonante anche su questo punto.

A proposito di degrado, quando governa il centro sinistra regolarmente si torna a parlare di topi: pare però non più scoiattoli americani, ma sorci nostrani veri e propri che passeggiano indisturbati per le vie della città, e dei sobborghi….
E’ una situazione imbarazzante, e con l’arrivo dell’estate anche qui si può solo peggiorare. Purtroppo però non si tratta solo di folklore, ma anche di igiene, e credo che il fenomeno sia direttamente correlato alla mancanza di pulizia e decoro degli spazi pubblici. Addirittura è stato chiuso per un giorno qualche ufficio comunale, per consentire la derattizzazione: Alessandria città de i topi proprio non si può sentire, e speriamo si affronti la questione con decisione.

Però, ne converrà, l’Alessandrino sta anche crescendo non solo per numero di abitanti, ma per opportunità lavorative: dalla logistica alla sanità, stiamo tornando attrattivi dopo decenni di stagnazione…
Questo è assolutamente vero, e importante. Credo che però l’attuale giunta abbia ben pochi meriti, se non quello di non aver ostacolato progetti e processi già ben avviati da altri. Ora, semmai, è il momento di accelerare, e di fare in modo che certe dinamiche di crescita si consolidino, e diventino strutturali. Penso a due grandi infrastrutture che sono indispensabili: il rilancio dello scalo merci al Cristo, destinato a diventare vero retroporto delle merci liguri, e il fondamentale nuovo ponte sul fiume Bormida. Senza dimenticare campus universitario e nuovo ospedale, anch’essi destinati ad essere volàno di crescita culturale ed economica per il territorio.

Sicurezza, si può fare di più?
Si deve fare di più, molto di più. Anche perché una città che cresce, in termini di abitanti e di attività, si deve confrontare anche con nuovi fenomeni di microcriminalità. Certamente non spetta solo al comune affrontarli, ma è indubbio che, ad oggi, non ci sembra la giunta Abonante si sia distinta sul fronte della prevenzione dei crimini e del controllo del territorio. Tutto è lasciato al ‘fai da te’ dei cittadini, e chi ha attività in centro si trova a dover fare i conti settimanalmente con spaccate, furti, atti vandalici. Per non dire dei ragazzi che, nonostante i divieti, scorrazzano sui monopattini persino nelle ore di punta. Dopo le 9 di sera, poi, intere aree della città diventano ‘terra di nessuno’, infrequentabili fino alla mattina successiva.

Il centro destra sta cominciando a ragionare sulle elezioni comunali alessandrine del 2027?
Il 2027 è dietro l’angolo, e in ogni caso occorre essere pronti sempre. In comune i diversi gruppi di opposizione stanno lavorando in maniera coesa, e con forte spirito di squadra, pur mantenendo ognuno di noi ben strette le proprie specificità. Non mi chieda però chi sarà il candidato sindaco: ad oggi credo davvero che sia prematuro parlarne. Ciò che conta, invece, è far comprendere agli alessandrini che il centro destra ha una precisa idea di città, basata su lavoro, sviluppo, sicurezza, decoro urbano, tutela dei servizi pubblici essenziali, che tali devono restare. Nel corso di quest’anno la Lega organizzerà diversi incontri con la cittadinanza, per raccontare cosa intendiamo fare, ma anche e soprattutto per ascoltare. E al momento opportuno ci faremo trovare pronti.