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di Pier L. Cavalchini
Non è stata una partita noiosa…anzi. Le occasioni da gol ci sono state, più per l’Alessandria che per il Casale e gli sforzi dei giocatori e dei loro trainers sono sempre stati all’altezza. Gli “sforzi”, dato che il tasso agonistico del match, almeno fino a un quarto d’ora dalla fine, è stato sicuramente alto, anche se non compensato da tasso tecnico adeguato alle ambizioni (alte) delle due formazioni. In pratica entrambe le compagini hanno presentato tanto giocatori di buon livello quanto “peones” del campo, quasi spettatori non paganti che ben poco hanno contribuito ai rispettivi colori.
Alessandria in maglia grigia e calzoncini bianchi mentre il Casale si presenta con il più classico dei “black dress-code” con tanto di stella bene in evidenza. Sugli spalti una gara a parte, fatta di cori, prevedibili nei contenuti, quanto i reciproci “sfotto’ ” non nuovi, con l’aggiunta di esplosione di mortaretti, anzi di vere e proprie bombe- carta. Giustamente l’arbitro Miletto ha segnalato i problemi legati a fumogeni e mortaretti arrivando anche a minacciare una eventuale sospensione. Cinquemila spettatori, di cui un quinto circa di fede casalese, in un campo di Serie F (tali siamo) non è cosa comune, anche se molto ha giocato la “partigianeria”. Speriamo ardentemente che non si tratti di un caso isolato. Vedremo.
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I primi 20 minuti sono di vero e proprio studio con continui contrasti a centrocampo e “raddoppi” sui portatori di palla. Pellegrini sembra trovarsi a suo agio nella bagarre, così come Erbini, meno – invece – Cardellino e il “duo giovane” Ventre – Muratore. “Dietro” sia l’Alessandria che il Casale si mostrano bene organizzati e in grado di bloccare le scorribande avversarie, facendo subito capire che “fare gol”, in queste condizioni, sarà difficile . Nei venti minuti di apertura solo un angolo senza particolari esiti per i Grigi ed un traversone messo in area nerostellata da Pellegrini. Il Casale prova a replicare con lanci in avanti, soprattutto per Rodriguez che, al minuto 19, è “contrato” con abilità dal difensore Cesaretti. Il primo tempo continua con ritmi alti, ripartenze “al brucio” ma recuperi da veterani. Il tutto in perfetta correttezza tra i contendenti, anche se, specie i nerostellati, a volte eccedono nelle astuzie del mestiere. Ma, lo ripetiamo, in una cornice di massimo fair play e rispetto tra i 22 in campo, quasi a marcare una differenza di atteggiamento con alcune sezioni del pubblico, decisamente “molto coinvolti”. Ancora qualche cross e qualche punizione innocua in area casalese con Erbini e Cardellino “francobollati” dai difensori ospiti e poco altro. Questo equilibrio è però rotto dal Casale che, in una delle molte sortite operate in partita, ha l’occasione più propizia del primo tempo con Passannante che fa la barba al palo della porta “grigia” giusto allo scadere.
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Il secondo tempo si apre con le stesse formazioni e, sostanzialmente con lo stesso tipo di gioco. Al minuto 3 una bella azione in solitaria di Pellegrini che, dopo una veloce triangolazione appoggia a Ventre (Luca) che tira forte ma Cerruti – buon portiere in “black” – respinge. Passano cinque minuti e su una conclusione in mischia è Christian Ventre, centrale del Casale, a salvare sulla linea un gol fatto. Sembra premere di più l’Alessandria alla ricerca della rete rischiando però qualcosa in difesa. Su uno di questi contropiedi è Passannante (uno dei migliori in campo) ad avere la palla buona per segnare ma un provvidenziale Pellegrini riesce a togliergli il pallone dai piedi al momento del tiro. Si continua e tra il minuto 14 e il minuto 17 si concretizzano due opportunità importanti per i Grigi: prima per un evidente fallo con mano aperta di un difensore nerostellato in piena area non sanzionato dal sig. Miletto, poi con una rete di Luca Ventre (dell’Alessandria) annullata per fuorigioco. Dopo il ventesimo minuto, comunque, la partita si affievolisce di intensità e torna al “gioco a scacchi” del primo tempo con contrasti continui anche e meno intensi e brevi passaggi soprattutto a centrocampo. L’Alessandria si affida a Pellegrini, in giornata di grazia, e a Tozzi – subentrato ad un buon Erbini – ma il risultato non cambia. Anzi, in pieno recupero e con le squadre sfilacciate è del casalese Canuto l’ultimo tiro pericoloso. Canegallo, però, fa buona guardia, si distende e respinge. Finisce così a reti inviolate come nell’andata al “Palli”. Il Casale segue a ruota l’Alessandria in classifica che, in alto, sostanzialmente non cambia. Staremo a vedere le prossime partite a Novi con i “biancocelesti” e con la PSG al Moccagatta.
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Avvicinato da noi a fine partita il mitico bomber Ciccio Marescalco ci ha fatto i complimenti per l’eccezionale accoglienza (tre giorni con noi in città), facendo presente che il momento di massima emozione l’ha avuto di fronte alla Gradinata Nord, la sua Gradinata, primo del fischio di inizio di Alessandria-Casale. Per lui una serie di incontri con semplici cittadini, con persone che lo hanno visto giocare di persona e con giovani che ne hanno solo sentito parlare ma che hanno voluto fare a tutti i costi un “selfie” con Ciccio. Sempre con il sorriso ci ha confidato di aver fatto almeno un centinaio di autografi ma che avrebbe continuato con piacere perché….e qui viene il bello…di tutte le città che ha “girato” come giocatore una gli è rimasta nel cuore più delle altre. Ed è quella che ha l’orso come emblema. Senza peli sulla lingua Ciccio Marescalco ha anche considerato non sufficiente l’arbitraggio del sig. Miletto che avrebbe dovuto decretare senza indugi il rigore per i Grigi a inizio ripresa e che, secondo Marescalco, ha condotto la gara in modo poco preciso alterandone gli esiti. Ce ne eravamo accorti anche noi e con queste parole, che condividiamo, salutiamo il nostro ‘Ciccio gol’ augurandogli le migliori cose.
FC Alessandria 0 – Casale 0