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Alta l’adesione dei lavoratori del Gruppo Amag allo sciopero indetto lunedì dai sindacati, che più volte nei giorni scorsi l’azienda ha cercato di scongiurare, con note trionfanti sul risanamento in corso.
Cgil, Cisl e Uil non sono convinte che sia così, e evidenziano invece, ai microfoni di Telecity, il disagio e la preoccupazione non solo per la mancanza di garanzie occupazionali, ma per l’assenza di un piano industriale che guardi al futuro.
Tanti i lavoratori dinanzi a Palazzo Rosso, e palese la loro preoccupazione per il futuro. Forte la solidarietà anche da parte della cittadinanza.
Avanti di questo passo, tra la prevista cessione di asset di valore come le reti del gas e ingresso dei privati nel business della raccolta e smaltimento rifiuti, anche solo parlare di multiutility diventerà improprio. Men che meno pubblica, considerato appunto che l’avanzata di player privati appare sostanziale, e che ad un certo punto sarà irreversibile.
In piazza al fianco dei lavoratori anche i consiglieri comunali di centro destra: “La presenza in piazza al fianco dei lavoratori di tutta l’opposizione – afferma Mattia Roggero, capogruppo della Lega a Palazzo Rosso – è un chiaro segnale che la città vuole dare al Sindaco Abonante. L’inadeguatezza delle sue scelte passa da un piano di diatriba politica ad un piano di natura reale e concreta. Ahimè tutto quello che noi abbiamo segnalato in questi mesi si sta concretizzando, e la nostra preoccupazione sul futuro dei lavoratori e sulla tenuta dei servizi ormai è totale”.