“Quanto sta succedendo in Amag in queste ore è assolutamente inaccettabile. Da un lato l’azienda, con comunicati surreali, attacca pubblicamente i sindacati, colpevoli di aver indetto per il 10 di febbraio una giornata di sciopero, con motivazioni e preoccupazioni legate al futuro dei lavoratori del gruppo non solo legittime, ma per quanto ci riguarda, ampiamente condivisibili. Dall’altro lato, nonostante il parere contrario del collegio sindacale, venerdì l’assemblea dei soci del Gruppo si appresta a nominare un nuovo direttore generale per Amag Reti Idriche. Assunzione che comporterà, secondo il Presidente del collegio sindacale stesso, un aggravio di costi fissi tra i 150 e i 200 mila euro l’anno, in un momento già estremamente critico per l’azienda che gestisce il ciclo idrico. La Lega non ci sta, abbiamo presentato al riguardo una comunicazione urgente al consiglio comunale, e soprattutto riteniamo opportuno che gli alessandrini siano al corrente di quanto sta succedendo in un Gruppo che è patrimonio pubblico, tra l’altro, non solo del Comune di Alessandria, ma di numerose altre municipalità del nostro territorio”.
Così in una nota Mattia Roggero, capogruppo della Lega in consiglio comunale. Prosegue Roggero: “La situazione è esplosiva, e gravissima. Gli ultimi due anni e mezzo hanno visto una gestione pessima. Al termine del mandato della giunta Abonante, di questo passo, del Gruppo Amag inteso come azienda pubblica del territorio resterà ben poco: e invece di pensare alla qualità dei servizi erogati, e ad un piano strategico che garantisca i lavoratori e ne tuteli i livelli occupazionali, in queste ore ci si affanna ad assumere un altro grande manager, supponiamo super qualificato, nonostante il parere contrario del collegio sindacale”.
Una riflessione finale il capogruppo della Lega la dedica alle società di consulenza che, da due anni a questa parte, dettano legge in Amag: “Apprendiamo dai sindacati che certe figure legate alle società di consulenza sarebbero ancora in azienda, non si capisce a che titolo: sempre con rimborsi spese e senza un contratto? Eppure a dicembre il consiglio comunale di Alessandria, all’unanimità, ordinò “l’astensione dall’utilizzo, a seguito degli affidamenti disposti senza procedura ad evidenza pubblica da parte delle Società del Gruppo AMAG, a favore di Società che abbiano intrattenuto rapporti societari diretti o indiretti con il Management del Gruppo”. Insomma, si decise all’unanimità di interrompere quei rapporti di consulenza: anche su questo chiediamo chiarezza”.