Realtà fantascientifica [Il Flessibile]

di Dario B. Caruso

La mandria di bisonti attraversa lentamente la distesa ghiacciata.
Improvvisamente un branco di lupi si avvicina, sta fiutando il possibile pasto; i lupi accerchiano i bisonti che – avvertito il pericolo – cominciano a correre prima lentamente poi sempre più veloci.
I lupi partono all’inseguimento, faticano a stare dietro e anche quando il capobranco raggiunge l’ultimo dei fuggitivi questi gli sferra in corsa un calcione con le zampe posteriori.
Ma la distesa ghiacciata finisce e la mandria deve avventurarsi verso la montagna; neve fresca e vegetazione ne rallentano la corsa.
L’ultimo bisonte, forse il più vecchio o semplicemente il più stanco, rimasto solo viene circondato dai lupi.
Nonostante l’indomita resistenza infine cede sotto le zanne che ne dilaniano le carni.
La neve si tinge di rosso, il capobranco ulula al cielo e chiama a raccolta per il banchetto.

In queste ultime settimane mi sono dedicato al cinema e alla lettura.
Ho assistito ad un film in cui un capo di Stato alzandosi un mattino annunciava l’annessione di un territorio al proprio; James Bond a quel punto è andato a caccia dei vertici della Spectre ed è riuscito dopo varie vicissitudini ad uccidere lo squilibrato, non prima però di aver amoreggiato una notte intera con la di lui moglie Melania (mi sembra si chiamasse così).
Bellissimo!

Ho letto di un genio dell’ingegneria informatica ed aerospaziale che ha costellato il cielo di piccoli satelliti e condizionato così le telecomunicazioni dell’intero pianeta.
Si tratta di un romanzo, perduto, finalmente ritrovato e appena pubblicato, di Philip K. Dick dal titolo La svastica sul sole colpisce ancora.
Ah, anche in questo caso il genio del male muore.

La natura è affascinante perché ti fa tornare alla realtà, ci sono gli equilibri dettati dalle stagioni, dalla catena alimentare, dal ritmo veglia-sonno, da tutto quello che ci dà il tempo a disposizione.
Per fortuna abbiamo la possibilità di distrarci e dedicare il nostro tempo libero a tanti svaghi.
L’importante è non confondere mai la realtà con la finzione perché se dovesse accadere, saremmo perduti.
E ricordate di non calpestare le formiche.