Ritorno su argomenti trattati un paio di settimane fa.
E torno ad assillare i lettori su ciò che mi assilla.
Effettivamente a giudicare dai commenti (sul blog, sui social network o direttamente via mail) la discussione si potrebbe dipanare a lungo e con molte voci autorevoli e attendibili a confronto.
Ma…
Esiste un ma!
Vorrei fare buon peso, versare benzina sul fuoco, aggiungere aceto al vino che sa di tappo.
Insomma riflettere ulteriormente sul tema.
Alcuni giorni or sono, ad una trasmissione radiofonica Vladimir Luxuria viene intervistato riguardo la sua capacità di riciclarsi in ruoli differenti: da politico a conduttore, da opinionista a inviato, da giornalista a chissà cos’altro.
Luxuria così risponde: “Come faccio? Be’… dopotutto quel che conta è non fare figuracce!”
Un altro tassello si aggiunge al mio problema.
Vuol dire che un infermiere può sostituirsi al medico purché non lo uccida?
Mi viene in mente la barzelletta dell’appuntato dei carabinieri che si presenta dal tenente il quale gli chiede con rimprovero: “Appuntato! Che ci fa con una supposta sull’orecchio destro?” e l’appuntato preoccupato: “O santo cielo! Allora dove ho messo la matita?!?”
Non sarebbe naturale se ogni cosa fosse al posto giusto?
Certamente ognuno sia libero di posizionare la matita dove meglio crede.
Ma…
Esiste un altro ma!
La matita è un oggetto personale, mentre Luxuria (lui come altri) politico e/o conduttore e/o chissà cos’altro è un soggetto che invade i mass media che milioni di utenti subiscono.
Siete sempre d’accordo che questo mio problema è un male comune?
PS: una soubrette del sabato sera, parlando di diete dice: “Facete come me…!”
Bravi, dico io: facete come lei, andate a scuola di italiano! Ci si sente.