di Pier L. Cavalchini
Non c’è VAR in queste categorie, non c’è “quarto uomo” ufficiale: è già tanto che siano presenti arbitro e guardialinee. Il resto sta al gioco o, in certi casi, alle risse o alle furbizie. La fotografia della gara di domenica, comunque divertente e piena di colpi di scena, giocata al Moccagatta fra FC Alessandria e Arquatese-Valli Borbera, sta in questo preambolo. Se non si capisce che la battaglia è continua, che l’uso di trucchi e trucchetti per limitare le azioni avversarie è e sarà la norma, non si va da nessuna parte. Soprattutto non si vincono i campionati (di categoria).
Praticamente l’assetto tattico dei Grigi (in maglia “Forza e Coraggio” per l’occasione), è stato lo stesso tenuto lo scorso match perduto all’ultimo minuto, con buona difesa “a tre più due”, rinforzata a centrocampo da Pellegrini e dai nuovi acquisti Muratore e Tozzi. Un insieme di azioni di aggiramento e tentativi veloci di penetrazione o dalle ali o direttamente al centro verso Tozzi che avrebbero meritato miglior fortuna. Buone, è utile segnalarlo, le “prime” di Tozzi e Muratore con un sontuoso Pellegrini a generare gioco e idee in continuazione. Forse con altre squadre meno attrezzate in difesa l’operazione sarebbe riuscita e anche con più esiti positivi, non con l’Arquatese vista al Moccagatta.
La squadra di Nicola Tascheri si è dimostrata, infatti, subito aggressiva e determinata specie nei suoi avanti tecnici e sguscianti al centro (con Mullici e Mhamsi) e all’esterno con Paini. Niente di speciale per i primi 20 minuti, fino al gol fortunoso ma, comunque, con dimostrazione di fluidità e sicurezza in avanti dei “neri”. Meno autorevole, invece, l’atteggiamento dei Grigi (bianco-azzurri) che in venti minuti collezionano qualche calcio piazzato e non vanno oltre due tiracci fuori misura.
Al ventesimo il fattaccio che condizionerà la partita. Su una “costruzione dal basso” insistita (passaggio tecnico su cui mister Merlo dovrà tornare) il portiere Masneri perde goffamente la palla e permette a Ousame Mhamsi di depositare facilmente in rete il più classico dei gol di rapina. Uno a zero per l’Arquatese e Moccagatta scosso. Stadio che, comunque, non ha fatto mancare l’affetto ai propri beniamini per tutta la partita, anche se i paganti effettivi di questa domenica sono stati la metà dell’ultima partita casalinga. Anche questo un segnale su cui riflettere.
L’Alessandria reagisce subito al colpo e già dopo due minuti potrebbe pareggiare ma il portiere Merlano (in ottima giornata) è sicuro nella parata. Di fatto tutta la seconda parte del primo tempo è stata giocata ad una sola porta con l’Alessandria prima alla ricerca del pari, poi impegnata nel tentativo di portare a casa l’intera posta. Da questo momento, fine a termine partita. le azioni dell’Arquatese sono solo di contropiede (sempre veloci e pericolose). La pressione dell’Alessandria dà comunque i suoi frutti al minuto 28 quando uno dei molti cross girati in piena area dagli esterni grigi, incoccia in pieno la mano di un difensore in maglia nera. Rigore netto. Sul dischetto va capitan Massaro e con un preciso tiro all’incrocio riporta le squadre in parità. Prima della fine del tempo almeno in tre occasioni i Grigi locali potrebbero raddoppiare ma prima Merlano para su Massaro, poi la difesa blocca Tozzi sul più bello e, infine, sempre Massaro colpisce il palo pieno con un colpo di tacco da vero maestro. Peccato… sicuramente, per quanto espresso, tranne che per i primi venti minuti, l’Alessandria avrebbe meritato di andare al riposo in vantaggio.
La ripresa comincia con un solo cambio (Merlo esce ed entra Mucci per i Grigi) ma con l’impianto generale delle due squadre sostanzialmente identico. La pressione dei padroni di casa è continua ma sterile, si sprecano parecchi calci d’angolo ed alcuni calci di punizione e nemmeno l’espulsione, giusta, di Colaj al minuto 16 porta benefici al gioco dei Grigi. Di fatto l’Arquatese toglie uno degli avanti rinunciando alle sortite veloci che l’hanno caratterizzata nel primo tempo, limitandosi ad una difesa arcigna. Diverse sono comunque le occasioni per l’Alessandria per passare in vantaggio: al ventiquattresimo un bolide di Pellegrini viene deviato in angolo da una prodezza di Merlano che si ripete su un colpo di testa di Tozzi cinque minuti dopo. Ancora Pellegrini in due occasioni tra il quarantesimo e il quarantacinquesimo va vicinissimo alla segnatura ma le barricate e i dorsi (l’ultimo salvataggio di Briata è proprio di schiena) negano i tre punti alla squadra di Alberto Merlo.
Fin qui la cronaca a cui bisogna aggiungere, sempre nel secondo tempo due clamorose irregolarità commesse in area arquatese assolutamente non sancite con il calcio di rigore di rito. E qui si ritorna all’inizio… Inutile aspettarsi “equità” e revisione delle azioni, siamo in sesta serie e di questo calcio dobbiamo nutrirci. Prima un clamoroso fallo di mano sulla linea di Gabriel Daglio poi, dopo poco, un vero affondamento a quattro mani di Tozzi, entrambi non fischiati, hanno permesso di portare a casa un punto all’Arquatese e di far venire l’ulcera alla maggioranza degli spettatori presenti. Il signor Loris Carchia non se ne è neppure accorto, così come non si è accorto di molti falli di furbizia commessi dai giocatori in divisa nera…ma così va la “sesta serie” e, se non l’avessimo ancora capito, bisognerà impegnarsi il doppio per avere ciò che in altre categorie avremmo ottenuto con più facilità. Per ora la classifica non fa ancora acqua, visto che sono note le ambizioni (giuste) dei Grigi, ma non sono più permessi passi falsi.
FC Alessandria 1 – Arquatese 1
Marcatori: 19′ M’Hamsi (Arquatese), 34′ Massaro (Alessandria)