Mercoledì 6 novembre 2024, alle ore 14, presso il Centro Congressi in Piazza De Andrè 76 ad Alessandria, si terrà il convegno intitolato “L’alluvione del 6 novembre 1994 – I tecnici dell’emergenza, 30 anni dopo”, organizzato dall’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Alessandria in occasione del trentesimo anniversario di quel tragico evento.
Il convegno rappresenterà un momento di riflessione e memoria, in cui verrà ricordato il giorno dell’alluvione che colpì duramente il Piemonte e in particolare il bacino del Tanaro. Durante l’incontro, si susseguiranno testimonianze e interventi da parte di ingegneri protagonisti dei soccorsi e delle operazioni di emergenza nel ‘94, tra cui l’Ing. Ugo Riccobono, l’Ing. Piergiuseppe A. Dezza, l’Ing. Marco Neri, l’Ing. Carlo Condorelli e l’Ing. Luca Franzi.
Al termine degli interventi, un dibattito aperto offrirà l’occasione per confrontarsi su quanto accaduto alla città e comprendere più a fondo il ruolo chiave che gli ingegneri hanno svolto nella ricostruzione. Il dibattito avrà anche l’obiettivo di tenere alta l’attenzione sulla necessità di una continua protezione del territorio, sensibilizzando la comunità e le istituzioni.
“La nuova generazione, che non ha vissuto quei drammatici momenti, rischia di sottovalutare l’importanza della prevenzione, pensando che le alluvioni riguardino altre regioni e che il nostro territorio sia al sicuro. Ma non è così – ha dichiarato il Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Alessandria, Marco Colombo –. In trent’anni il territorio si è modificato e i fenomeni meteorologici sono sempre più estremi. Serve una costante ‘manutenzione’ del territorio, che non si limiti a scelte ideologiche. È fondamentale che tecnici, amministratori e cittadini comprendano che il pericolo esiste e che il rischio può essere contenuto solo con un impegno comune.”
Questo convegno, aperto a tutta la cittadinanza, si propone anche di stimolare le Amministrazioni a potenziare le azioni istituzionali per la mitigazione del rischio alluvionale, sia attraverso soluzioni tradizionali sia con strategie innovative per affrontare le sfide attuali che riguardano tutti noi. L’emergenza del 1994 vide molti tecnici impegnarsi sul campo: è stato fatto molto, ma molto resta ancora da fare. Le recenti alluvioni lo confermano e ci ricordano l’urgenza di un’azione continua e coordinata.