Su Amag i sindacati non mollano. Dopo la commissione Bilancio della settimana scorsa, ribadiscono le forti perplessità sul futuro del gruppo, a partire ovviamente dal destino dei lavoratori. La mancanza di un piano industriale, e di chiarezza sulle strategie, e l’ipotesi di vendita/svendita di società della holding hanno indotto le rappresentanze sindacali a chiedere un incontro diretto con il sindaco di Alessandria, previsto per giovedì 7 novembre. Servirà a qualcosa?
Di seguito la nota completa dei sindacati.
Le Organizzazioni Sindacali della Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil unitamente alle categorie che seguono Amag Ambiente sono state convocate nella giornata del 29/10/2024 presso il Comune di Alessandria in Commissione Consiliare Bilancio per discutere dell’attuale situazione del Gruppo Amag, delle prospettive e della situazione dei dipendenti.
Le OO.SS., tutte, hanno espresso preoccupazione sulla gestione dell’azienda nella sua interezza, si è ricordato per l’ennesima volta la necessità di avere un piano strategico; i progetti di vendita di alcune parti delle società del gruppo non convincono e che non è chiaro quello che accadrà in futuro.
Che fine faranno i dipendenti delle singole società?
Che fine faranno i dipendenti della Holding?
LA VENDITA RAPPRESENTA UN DEPAUPERAMENTO DELLE COMPETENZE DELL’AMAG.
E’ stata venduta Alegas, vendere altre parti potrà solo peggiorare la situazione già complicata. Inoltre, per come è composto il gruppo il continuo scorporo comporterebbe un ulteriore aggravio dei costi delle società rimanenti sulla Holding.
A inizio anno era stato spiegato che la riorganizzazione interna, che prevedeva lo spostamento delle persone da un ufficio ad un altro, con ruoli e mansioni diverse da quelle che hanno sempre svolto nel tempo, avrebbe messo in sicurezza l’azienda, che tutto ciò era necessario e tutti responsabilmente abbiamo seguito la strada indicata, consapevoli che un problema c’era.
Inoltre non vorremmo che la vendita delle reti del gas fosse finalizzata a tamponare una difficile condizione economica frutto delle scelte sbagliate che hanno impedito la realizzazione del gestore unico del ciclo idrico integrato.
TUTTO QUESTO NON LO DEVONO PAGARE I LAVORATORI E LE LAVORATRICI.
Nel corso dei mesi le linee strategiche dichiarate dall’azienda sono cambiate più volte e spesso smentivano quelle indicate in precedenza; quindi, alla luce di quanto sopra descritto le segreterie di categoria insieme alle segreterie confederali hanno inviato una richiesta di incontro al sindaco di Alessandria a cui si chiederanno risposte. Si auspica che in tale occasione Direzione e Proprietà dimostrino concretamente di avere il coraggio e le competenze per realizzare un vero piano industriale, in grado non solo di tamponare l’attuale contesto ma di realizzare una progettualità a lungo termine, utile a salvaguardare l’occupazione, garantire il servizio all’utenza e rilanciare il gruppo.
L’incontro è calendarizzato per il giorno 07 novembre e qualora non ci saranno risposte ci riserviamo tutte le azioni possibili da mettere in campo insieme alle RSU e alle lavoratrici e lavoratori di AMAG.
Alessandria, 04/11/2024
LA FILCTEM-CGIL LA FEMCA-CISL UILTEC-UIL