CSP, a Novi prosegue il progetto di inclusione a Villa Zucca

Il CSP è attivamente impegnato nella realizzazione del progetto relativo allo sviluppo di percorsi di autonomia e di inclusione in favore di persone con disabilità inserito nell’ambito della “Missione 5 – inclusione e coesione”.

L’obiettivo di tale investimento finanziato dall’Unione Europea – Next Generation EU, è fornire i servizi socio-sanitari comunitari e domiciliari alle persone con disabilità per garantirne l’autonomia, al fine di superare qualsiasi barriera nell’accesso all’alloggio ed al mercato del lavoro.

Nell’ambito del progetto realizzato con i fondi europei sono stati recentemente avviati i lavori per l’installazione di un impianto di elevazione interno presso lo stabile di Villa Zucca a Novi Ligure. Questo importante intervento migliorativo, che prevede la messa in funzione di un ascensore che raggiunga gli appartamenti collocati ai piani superiori, ha lo scopo di rendere ancora più fruibile l’accesso ai locali della struttura che ospiterà a breve le persone con disabilità inserite nel progetto finanziato dal “PNRR – percorsi di autonomia per persone con disabilità”. La conclusione dei lavori finalizzati a rendere ancora più fruibile l’accesso ai locali della struttura, è prevista per il prossimo mese di novembre. Nell’ambito di tale progetto, proseguono i percorsi educativi individualizzati per ciascuno dei partecipanti volti ad implementare le autonomie personali, sviluppare competenze attraverso iniziative formative ed esperienze di avvio al lavoro. Il progetto prevede di accompagnare tutti i partecipanti in questa esperienza di crescita, che rappresenta una sfida complessa, ma anche una importante opportunità. L’obiettivo principale è il raggiungimento dell’autonomia personale ed abitativa con la previsione del trasferimento negli alloggi messi a disposizione a Villa Zucca e la concreta sperimentazione della vita indipendente a partire da gennaio 2025.

Il CSP continuerà a sviluppare le azioni previste dal progetto, non solo eliminando le barriere architettoniche nell’edificio che accoglie l’esperienza, ma soprattutto mettendo a disposizione delle persone il supporto degli operatori dell’equipe multidisciplinare, impegnati di fatto, da mesi, nella co-costruzione dei processi di autonomia socio-abitativa.