di Dario B. Caruso
Non c’è nulla di più entusiasmante.
Realizzare un progetto che vede il lavoro di tante persone per un fine comune, utile e bello.
Entusiasmante ma certamente anche faticoso.
Le tante teste che si impegnano hanno tempi e modalità di impegno differenti e dunque non sempre i tempi e le modalità sono condivisibili da tutti.
La forza di un progetto è però rappresentata dall’intelligenza di ciascuno e nel rispetto reciproco; una parte di esigenze personali vengono accantonate per dare spazio alle esigenze del gruppo.
Ancora di più quando questo lavoro si chiama volontariato.
Fra pochi giorni farà la prima uscita un lavoro di teatro musicale che vedrà in scena oltre cento protagonisti, di tutte le età.
Si tratta di un progetto nato un anno fa con un fine benefico; la raccolta fondi avrà un’importante ricaduta sul territorio.
Promosso dai Lions locali, coordinato da una signora di indubbia esperienza, danzato, cantato e recitato da tante piccole formichine.
Io sarò uno di questi animaletti, mi è stata affidata la direzione musicale.
Verrà messa in scena la storia del musical di Broadway.
Il testo originale mette a fuoco le vite delle persone che con semplicità si raccontano nella propria quotidianità sullo sfondo dei differenti musical di questi cento anni, da quelli delle origini ai più recenti, con un’infilata sorprendente di emozioni e divertimento.
Tutto si realizzerà sabato 26 ottobre dalle ore 21 al teatro Chiabrera di Savona.
E l’invito è aperto anche a chi vorrà ospitare in futuro questa esperienza, auspicabilmente ripetibile in altri teatri.
Perché lo sappiamo, lo cita anche l’articolo 1 della nostra Costituzione:
l’Italia è una Repubblica democratica fondata sul volontariato.
“Memory, all alone in the moonlight
I can dream of the old days
Life was beautiful then
I remember the time I knew what happiness was
Let the memory live again”
A. L. Webber / T. S. Eliot