Un orso dal cuore grande ribalta una partita difficile con l’Albese [Dieci righe per l’Orso]

di Pier L. Cavalchini

Davvero una signora squadra l’Albese che ha impegnato a lungo una discreta Alessandria. Primo tempo equilibrato con due occasioni per parte e una supremazia (sterile) a centrocampo dei bianco/azzurri albesi. L’Alessandria con i suoi difensori solitamente ha privilegiato lanci lunghi a cercare Barberi e Dellaferrera. Buona la loro prestazione fino a quando sono rimasti in campo. Il centrocampo grigio soffre le geometrie dei cuneesi e, fino a quando è rimasto in campo l’undici titolare, la squadra ospite ha meritato il vantaggio. Anche se avvenuto in modo fortuito al quarto minuto della ripresa, forse nel momento migliore della pressione dei Grigi.

Sostenuti, forse oltre le previsioni, da un pubblico da categoria superiore: 1275 paganti, oltre a 777 abbonamenti.

Comunque al minuto 4 della ripresa l’Albese “passa”. Ben due difensori bloccano l’albese Scoffone in attesa dell’uscita di Canegallo che, però, resta fermo e si fa incredibilmente passare la palla sotto il naso. Per Scoffone si tratta solo di spingere in rete un gol regalato da una difesa a volte svagata.

L’Alessandria accusa il colpo e per un quarto d’ora non riesce a riorganizzarsi a dovere. Ci pensano poi Ottria, Mazzucco e Magne’ a spingere, cercando di fare arrivare palloni giocabili a Berberi e compagni. L’operazione riesce a metà perché le conclusioni di Berberi e Moccia vengono parate con maestria dal giovanissimo portiere Aloi.

Solo su una delle ultime mischie che si sono ripetute in area albese l’Alessandria trova il guizzo vincente. È il giovane attaccante Rizzi, al minuto 40, a impossessarsi del pallone sfuggito ad Aloi dopo una staffilata da venti metri. Si fa largo crea gli avversari si mette nelle condizioni migliori per farsi atterrare. Aloi lo spinge con forza e, senza indugi, l’arbitro concede il rigore all’Alessandria. Occasione forse insperata per pareggiare. Sul dischetto va Mazzocca che, con freddezza, insacca.

Ciò che succede dopo è da “epica” del calcio. Quella che piaceva tanto a Eduardo Galeano e a Gianni Mina’. L’Albese non ci sta e a cinque minuti dalla fine cerca nuovamente il vantaggio ma i suoi cross si infrangono contro la difesa mandrogna. Intanto il Moccagatta è in festa per lo scampato pericolo e invita ancor di più i suoi beniamini ad andare all’attacco. Bene Retamal e Mazzocca in questa fase convulsa e proprio da un loro dialogo veloce a centrocampo parte il lancio in contropiede che permette a Rizzi di arrivare tranquillo in area albese. Il centravanti, appena entrato, dimostra maturità e intelligenza, si smarca a dovere e infila in uscita l’incolpevole Aloi. L’ Alessandria così passa in vantaggio e vince.

Mantiene la testa della e, per il momento, riesce a trasformare in forza le proprie debolezze. Il trainer Greco non nasconde questi aspetti negativi e, in sala stampa, ammette la necessità di migliorare in fase difensiva, sulle “palle inattive” e sulla fluidità dell’impostazione a centrocampo. Se riuscirà nell’impresa trasformerà la matricola FC Alessandria in un vero schiacciasassi. Vedremo.

FC Alessandria 2 – Albese 1

Marcatori: 50′ Scoffone (Albese), 81′ Mazzocca (Alessandria) 88′ Rizzi (Alessandria)