di Graziella Zaccone Languzzi
1) Per il vicesindaco/vero sindaco di Alessandria Giovanni Barosini “va tutto ben madama la marchesa”: se in Consiglio Comunale manca il numero legale perché buona parte della maggioranza è già in vacanza non bisogna preoccuparsi. Del resto, per quel che conta oggi il consiglio comunale, mi viene da commentare. Leggete qui: quanti di voi si sono identificati in questo sfogo? Non pochi, sicuramente. Ha replicato il vicesindaco/vero sindaco Barosini, tentando di spegnere le polemiche: “Può accadere che il 30 luglio ci possa essere più di qualche assenza tra i consiglieri comunali per la discussione del provvedimento di programmazione delle linee strategiche. Peraltro, il documento è già stato ampiamente illustrato e votato favorevolmente nella Commissione Bilancio. Dopo l’audizione di tutti gli assessori e del sindaco. Mi permetto di aggiungere che il termine per la relativa approvazione (31 luglio), che magari verrà rispettato, non è perentorio. Tanto che è capitato più volte, negli anni e tra le diverse Amministrazioni, che slittasse a settembre”. Nel frattempo, con tenacia il capogruppo di FdI Emanuele Locci continua a chiedere l’intervento delle autorità competenti (che speriamo non siano già tutte in vacanza) sulle vicende Amag. Consiglio la lettura completa dell’articolo: “Locci (FdI): “Maggioranza in imbarazzo su Amag. Si spacca su proposta di trasmettere atti all’Anticorruzione”. Immediata la replica dell’assessore coinvolto, Giorgio Laguzzi, con delega alle Partecipate. “Amag, l’ass. Laguzzi replica a Locci: “Trasparenza si applica quotidianamente, non si strumentalizza per fini politici”. Il capogruppo FdI Locci si chiede: “Perché opporsi alla richiesta di inviare all’Autorità Anticorruzione e alla Corte dei conti del Piemonte gli atti che riguardano gli incarichi?” . L’assessore alle Partecipate risponde: “La nostra Amministrazione è quella maggiormente a favore della trasparenza quotidiana della gestione del gruppo Amag. E sulle questioni di incompatibilità i dettagli sono stati chiariti proprio dal Segretario generale, in perfetta sintonia con il sindaco Abonante e tutta l’Amministrazione comunale. Sulle questioni contrattuali altrettanto. Fermo restando che tutti gli atti sono sempre al vaglio di qualsiasi verifica gli organi di controllo di Amag, del Comune o esterni possano fare”. Beh che segretario generale, sindaco, giunta e maggioranza siano in sintonia sulle loro stesse scelte ci pare un ragionamento da Lapalisse. Ma se per la maggioranza è tutto regolare, mentre l’opposizione solleva dubbi, che male c’è a richiedere un controllo alla Autorità Anticorruzione e alla Corte dei Conti? Ci si muoverebbe proprio nel solco di quella trasparenza e legalità che da sempre sono le bandiere del centro sinistra, e dei 5 Stelle. O si tratta solo di slogan da utilizzare in astratto? Auguriamoci appunto che le autorità citate, o altre sul territorio, prima o poi si incuriosiscano su questa vicenda, come sono incuriositi gli alessandrini.
Voto: 2
2) Dopo due anni di “campo largo” che pareva una palude immobile, il sindaco Abonante ha prima annunciato e dopo 6 mesi realizzato la sua rivoluzione, ossia il ‘campo larghissimo’. Non sappiamo se, come il grande Gino Bartali, abbia pensato: “L’è tutto sbagliato, l’è tutto da rifare!”, ma certamente sta provando a fare fuoco con la legna che ha a disposizione. In cabina di regia è entrato il vice sindaco/vero sindaco Barosini, la giunta non è stata proprio rivoluzionata, ma ha comunque ‘strizzato l’occhio’ ad un paio di big del partito, mentre i 5 Stelle sono proprio emblematici di quella parte di popolo così stanco di stare a bocca asciutta, che si fanno andar bene qualsiasi minestra. Al posto del sindaco (quello ufficiale) sarei un po’ preoccupata per il disappunto di una parte del suo partito ad Alessandria non proprio irrilevante, ma questi sono e saranno certamente problemi suoi. Noi seguiamo invece sempre con passione le avventure del vice sindaco/vero sindaco Barosini, che in anomalo tandem con l’assessore Ivaldi ci spiega i progetti per Alessandria: “Barosini e Ivaldi spiegano la loro Alessandria: decoro e rilancio di giardini e centro”. Da quel che si legge nei prossimi tre anni dovrebbero fare miracoli, a partire da Teatro e Giardini. Puntando su partner privati, più o meno come è successo con la gestione dei cimiteri: il risultato tutti lo possiamo verificare ogni giorno. Leggendo le parole del vice sindaco/vero sindaco mi è tornato in mente il ritornello del film di Disney ”Cenerentola” che diceva così: “ … i sogni son desideri …” Mi spiace solo per Gianni Ivaldi, politico tutto di un pezzo che ho sempre apprezzato: è proprio sicuro che tre anni in codesta compagnia di giro gioveranno alla sua credibilità?
Voto: 3
3) Gli amici di Svegliati Alessandria sono tornati davanti alla ex Centrale del Latte con la speranza di vedere se qualcosa si muove, ma a quanto pare ormai il naufragio è completato:
Si legge: “Siamo tornati davanti alla Centrale del Latte di Alessandria, simbolo di sostenibilità e benessere animale, ora abbandonata. La lotta sindacale della CGIL, iniziata con fervore, pare esserci spenta rapidamente, lasciando cinquantina famiglie senza lavoro e speranza. La struttura, saccheggiata e decadente, rappresenta un triste emblema del disinteresse”.
Consiglio la visione del filmato. La struttura da tempo presentava degrado soprattutto dal lato di via Pisacane, e l’ingresso ufficiale non era da meno: non degno di una Centrale del Latte che distribuiva il suo eccellente prodotto con punti vendita in 8 province fra Piemonte, Liguria, Lombardia e Toscana. I vari soci, consigli di amministrazione, parti politiche che l’hanno gestita negli ultimi venti/trenta anni cos’hanno da dire? E i sindacati? Non si sono accorti cosa stava succedendo? Eppure ai “tavoli” vari partecipavano. Sono domande che non mi pongo solo io. La Centrale del Latte aveva la tipicità delle vetrinette frigo: nei bar, nelle panetterie, nei negozi di alimentari si trovava la vetrinetta della Centrale del latte con i suoi prodotti. Non solo latte in bottiglia ma latte trasformato in una serie di prodotti come burro, yogurt, mascarpone, panna, dolci come budini, panna cotta, bunet, formaggi spalmabili, a pasta filata, molle e dura, le mozzarelle, ma anche uova e insalata delle cascine. In estate nei miei periodi di vacanza oltre ad acquistare il latte e alcuni prodotti nei supermercati, avevo la possibilità di trovarli in buon assortimento anche nei locali sopra citati, e si consumavano prodotti garantiti. Ora in quelle vetrinette c’è tristemente altro. Gli amici di Svegliati Alessandria lanciano questa speranza: “Tuttavia, c’è ancora chi crede in una possibile rinascita, rilanciando la proposta di un recupero per restituire valore a questo patrimonio culturale ed economico”. Carissimi amici, il “gioiello di famiglia” si è frantumato, non vi è stato interesse o capacità prima e non ci sarà poi, chi ci ha rimesso sono i lavoratori e le loro famiglie, oltre a noi affezionati consumatori.
Voto: 2