Ancora novità sul versante ANFFAS Novi Ligure.
Dopo l’incontro in Prefettura tenutosi con l’ANFFAS di Novi Ligure dove CSE SANITA’ aveva portato le proprie doglianze a mera ed esclusiva tutela dei diritti dei lavoratori ed in cui la stessa Presidente di tutta risposta aveva recriminato l’utilizzo di una politica atta “al non dialogo” ma solo “al danno di immagine” senza però dare concreta risoluzione agli oggettivi problemi posti in quella sede.
Con PEC del 22 luglio siamo stati convocati dalla Direzione ANFFAS per partecipare ad un’assemblea con tutti i lavoratori presso la sede di Serravalle Scrivia alle ore 14:00 del 26 luglio.
Al nostro arrivo presso la struttura siamo stati invitati a recarci in un ufficio, in disparte, dalla Presidente di ANFFAS che ha manifestato la propria arrabbiatura nei nostri confronti perché come CSE SANITA’ avevamo avuto l’ardire di denunciare sui media locali l’oggettivo ritardo nei pagamenti delle retribuzioni dei lavoratori (che sistematicamente vengono pagati in ritardo) dopo di che ha invitato i Rappresentati di CSE SANITA’ ad abbandonare la struttura in quanto “persone non gradite”, nonostante una loro precisa convocazione a quell’incontro.
Se l’obbiettivo della Società è quello di mettere in difficoltà un’organizzazione sindacale libera ed indipendente come CSE SANITA’ di fronte ai lavoratori con un pugno di ferro ed azioni di questo genere, l’ANFFAS ci dimostra soltanto un’arroganza fine a stessa che non da soluzione a nessuno dei problemi da noi sollevati, anzi…
Siamo usciti da quella sede forti di una convinzione ben precisa “abbiamo imboccato una strada giusta” quella di tutelare i lavoratori e non essere abbagliati da altri interessi.
Nell’uscire dalla sede, nel cortile, siamo stati affrontati verbalmente con urla dal Sindacalista della UIL FPL, che già in passato si è scagliato contro di noi perché abbiamo solo ed esclusivamente tutelato i diritti dei lavoratori dandoci riprova che la UIL FPL dimostra sempre di sposare le posizioni aziendali “usi e costumi” che nulla hanno a che vedere con la corretta applicazione del CCNL da loro stessi siglato o dalla stessa legge 300. (….).
Nonostante quanto dichiarato presso la Prefettura e su un giornale locale ANFFAS perdura nel suo comportamento antisindacale e denigratorio nei confronti di CSE SANITA’ ma soprattutto perdura nel ritardo dei pagamenti delle retribuzioni ai propri dipendenti senza voler trovare alcuna soluzione se non quella di farsi difendere dal sindacato Giallo presente in azienda.
CSE SANITÀ-FLP