L’assenza del sindaco Abonante alla “prima” della sua nuova Giunta coincide con uno dei momenti più bui della storia recente della nostra città. In questi giorni gli alessandrini assistono attoniti al fallimento dell’Alessandria calcio, a pochi mesi dalla chiusura, drammatica, di un altro simbolo della città come la Centrale del Latte.
In un caso come nell’altro, il quesito ricorrente in piazza, nei bar, sui social è “Ma il sindaco dov’è? Cosa ha fatto per evitare che Alessandria perdesse due simboli così importanti? Ha provato a cercare soluzioni?”
La Lega lo ha chiesto, a nome di tutta la città, giovedì stasera al consiglio comunale.
Non poco imbarazzo, anche in buona parte della maggioranza, che a rappresentare la città in consiglio comunale toccasse al neo vice sindaco Barosini, che da due anni attendeva di incassare i frutti del tanto negato accordo con Abonante, e rischia di vederla subito trasformata in una patata bollente. A sostenerlo ci sono stati, in ogni caso, i 5 Stelle, suoi formidabili detrattori fino a due anni fa, quando lo definivano, con dubbio sentimento di stima, ‘Premio Nobel’ della politica invitandolo a dimettersi dal ruolo di assessore in ogni occasione.
Per la Lega accettare tutto questo è impossibile. Centrale del Latte e Alessandria calcio sono due simboli di Alessandria (oltre ad essere due realtà economiche tutt’altro che marginali, che vanno a spegnersi), e ancor più grave è che tanti cittadini si chiedano quale sarà il futuro del Gruppo AMAG. I proclami del nuovo management della multiutility hanno convinto poco o nulla gli alessandrini, che osservano con preoccupazione l’evolversi della situazione, e intanto constatano come i rifiuti stiano diventando una vera emergenza, in una città sempre più sporca e in abbandono. Alessandria non merita tutto questo: sindaco Abonante, si rende conto della gravità della situazione?
Gruppo Consiliare Lega Alessandria