di Graziella Zaccone Languzzi
1) Più che un azzeramento di giunta, quello del sindaco Abonante mi è sembrato un rimpasto molto attento al manuale Cencelli: ha pagato la cambiale elettorale a Barosini, ha evitato di scaricare i 5 Stelle (sempre dura lasciare incarichi ben retribuiti, del resto), ha accontentato i capi del Pd Fornaro e Ravetti. Ora dovrà guardarsi le spalle dal tandem Rossa Barrera però, e da tanti altri che, nel centro sinistra, si ritrovano sempre meno nelle scelte del primo cittadino di Alessandria. Non voglio fare sempre dietrologia, ma anche la stessa Rossa, durante il suo mandato caratterizzato dalla dichiarazione di dissesto (evitabile, ad opinione non solo mia), cambiò ben tre assessori al bilancio (il terzo fu proprio Abonante: la nemesi della storia), e ‘licenziò’ Ivaldi perché si rifiutò di votare il bilancio stabilmente riequilibrato. Tra l’altro, fateci caso, a sinistra i nomi sono sempre quelli, anche se le alleanze interne ogni tanto mutano un po’. In questa fase a finire ai margini è l’area Rossa, e chissà quali potranno essere le conseguenze. Il sindaco Abonante, subito di partire per le sue meritate vacanze, ha steso una sorta di ‘libro dei sogni’: “Pronta la nuova Giunta di Alessandria. Barosini vicesindaco. Serra M5S resta assessore”. Alessandro Rolando (segretario cittadino della Lega) ci racconta cosa vi è dietro la cosiddetta rivoluzione per “raccogliere le sfide del futuro”: “Il sindaco Abonante paga la ‘cambiale elettorale’ a Barosini. I 5 Stelle fanno finta di nulla per non mollare la poltrona e l’indennità”. Nel frattempo nella maggioranza anche se cercano di nasconderlo c’è malumore e delusione, qualcuno tace e “ingoia il rospo” (stare in groppa fa sempre comodo), ma con giusta ragione la sua amarezza la dichiara apertamente Marica Barrera, che in questi due anni ha lavorato ampiamente: “L’amarezza di Marica Barrera: “Fuori squadra con una telefonata. Conta il peso di chi può far valere rapporti di forza”. Sicuramente da leggere anche questa bella analisi: “Rimpasto di giunta: un rinnovamento d’esperienza”. Concludo: unica nota positiva a parer mio è la presenza nella nuova giunta di Gianni Ivaldi, politico serio, responsabile e capace. Tutto il resto mostra la totale incoerenza del sindaco Abonante, che due anni fa fece una solenne dichiarazione: “Barosini non entrerà mai in giunta”, e oggi smentisce sé stesso. E va in ferie.
Voto: 2
2) Lorenza Franzino è il nuovo Presidente del Gruppo Amag. La presentazione ufficiale c’è stata giovedì scorso, dopo l’Assemblea dei soci del Gruppo, e al termine di settimane di polemiche, minacce di querela e quant’altro. Emanuele Locci, in particolare, capogruppo di Fratelli d’Italia in comune ad Alessandria, ha sollevato dubbi sul ruolo della società di consulenza che, da un anno a questa parte, sta rivoltando AMAG come un calzino: “Amag, Locci: Ingerenza di MoveOn, la sua ex presidente è l’unica candidata alla presidenza del gruppo”. Da cittadina, anche partendo dal presupposto della regolarità di legge di tutte le procedure, mi chiedo: ma se fosse successo a parti inverse, cosa sarebbe successo? Ossia se il centro destra si fosse affidato in maniera così ‘corposa’ ad una società di consulenza esterna per la gestione di AMAG, e se poi il Presidente e Amministratore Delegato della società stessa, dimessosi dai precedenti incarichi, fosse diventato Presidente di AMAG, continuando però la società stessa a mantenere corpose consulenze, secondo voi centrosinistra e grillini cosa avrebbero fatto? Lo dico così, tanto per non smettere di pormi domande. Il 29 giugno in ogni caso arriva la replica con minacce di querela: “Amag, l’Ad Rava replica a Locci: Notizie false e diffamatorie, valutiamo vie legali”. Notizie false? Diffamazione? Non dimentichiamo che quando la Fraschetta e parte dell’acquese rischiarono di rimanere senza acqua, da AMAG uscì un comunicato che parlava di un fantomatico guasto. Poi si corresse il tiro, e si ammise che non erano state pagate le fatture all’Ente erogatore dell’energia elettrica. Locci comunque ha replicato a sua volta: “Locci su Amag: La querela non mi spaventa. Non ho paura di dire cose vere”. A me pare, leggendo il suo curriculum, la nuova Presidente AMAG sia super qualificata. Semmai rimane la domanda: qualificata sì, per per fare cosa? Rilanciare AMAG come multiutility a totale controllo pubblico, o venderla ai privati? E a quali privati? E con quali conseguenze per noi cittadini che già paghiamo i servizi a caro prezzo? Il centro destra alessandrino si propone di parlarne stasera dalle 18,15 al CentoGrigio, in un’Assemblea pubblica che mi auguro sia molto partecipata non solo dai dipendenti Amag, ma da tutti gli alessandrini. Alessandria, se ci sei ancora, batti un colpo. Altrimenti poi non lamentiamoci più di nulla!
Voto: 2
3) Torno sul mancato Collaudo Tecnico Amministrativo del ponte Meier e sulla mancata trasparenza tra cittadini e Comune dopo aver letto l’intervista del consigliere comunale e provinciale Maurizio Sciaudone (FdI). Cito la risposta del consigliere Sciaudone a questa domanda: “Problemi di manutenzione vengono segnalati anche per il Ponte Meier: e lì si parla da tempo, a mezza voce, di questo fantomatico collaudo tecnico amministrativo mai espletato. Cosa sa al riguardo?”. La risposta: “Pur avendo in Provincia altre deleghe ricordo bene che Palazzo Ghilini, a suo tempo, contribuì con un milione di euro per il ponte, di cui 400 mila per il collaudo amministrativo. Poiché il collaudo non c’è mai stato, ad inizio consiliatura ho chiesto all’attuale assessore al Bilancio del comune di Alessandria se la restituzione della somma sia stata messa a bilancio. La risposta è stata evasiva, diciamo così. So poi che c’è un contenzioso con Itinera, e naturalmente come cittadino mi pongo il problema della manutenzione del Meier: chi la sta facendo? Ci sono le risorse per farla? Non ha senso realizzare un’infrastruttura apprezzabile, e poi abbandonarla al suo destino”. Stiamo parlando di una questione che si trascina da otto anni, per cui c’è da chiedersi come hanno lavorato negli uffici tecnici, e chi si occupava politicamente di tale struttura. Ora a Palazzo Rosso c’è una “nuova” giunta (si fa per dire), chissà se l’assessore preposto anche ad occuparsi di questo bene avrà tempo e voglia di stilare una relazione veritiera e completa per consegnarla alla pubblica opinione: perché il cittadino ha il diritto di conoscere sempre, i fatti che riguardano la città. A meno che sul quel ponte ci siano dei segreti “che non s’hanno da sapere”. Tocca alla minoranza provare a ricostruire i fatti, ma attenzione: i cittadini interessati mica si arrendono, e prima o poi tutto verrà a galla!
Voto: 2