Alessandria: comune nel caos, AMAG ai privati, alluvione del 1994 verso l’oblio [Le pagelle di GZL]

di Graziella Zaccone Languzzi

1) Domenica pomeriggio il sindaco di Alessandria Giorgio Abonante ha annunciato la sua nuova squadra di Governo della città. Dopo 6 mesi di tira e molla infatti (si parlò di rimpasto proprio a Natale, ricorderete), proprio quando quasi ce ne stavamo dimenticando, il sindaco Abonante giovedì sera ha sorpreso tutti annunciando l’azzeramento delle deleghe. Proprio azzeramento non mi pare sia stato: semmai la ‘paghetta’ politica al neo vice sindaco Barosini, tenendo in squadra anche i 5 Stelle, sempre più imbarazzanti nella loro ‘non diversità’. Cosa non si fa, e ingoia, per un assessorato! Per il resto, il segnale politico che il sindaco di Alessandria lancia al suo partito è di ‘emancipazione’ da vecchi mentori che probabilmente han fatto il loro tempo. Abonante, con la sua piccola corte, si sente grande abbastanza da sbagliare da solo, insomma. Buona fortuna a lui, e a noi cittadini. Intanto maggioranza di centro sinistra più grillini più Barosini che lo sostiene ha deciso di far entrare capitali privati nel Gruppo AMAG. Il consiglio comunale di mercoledì scorso (conclusosi alle 3,30 del mattino!) ha purtroppo confermato ciò che appariva evidente da due anni, ma su cui l’attuale maggioranza regolarmente ‘svicolava’ nel confronto pubblico. Ossia è stato approvato un Atto di indirizzo da parte del socio di maggioranza del Gruppo AMAG (il comune di Alessandria, appunto) che di fatto dà il via libera ad una riorganizzazione del Gruppo finalizzata ad ‘andare sul mercato’ alla ricerca di soci: e di uno si parla insistentemente da tempo, vedremo se le voci saranno confermate. Durissimo e molto argomentato il no della Lega (qui la posizione del capogruppo Mattia Roggero) e di Fratelli d’Italia con Emanuele Locci, e mi ha colpito particolarmente che, alle argomentazioni dei due capigruppo, in particolare, sui rischi di pesanti tagli al personale e di aumento del costo dell’acqua e della Tari (che già oggi è carissima) il sindaco Abonante e i suoi assessori neanche abbiano ritenuto di replicare o smentire. Ossia ‘dite pure quel che volete, tanto noi abbiamo i numeri e andiamo avanti per la nostra strada’. A replicare ci ha pensato l’amministratore delegato di Amag, annunciando querele per Emanuele Locci: che però non pare assolutamente intimorito, per fortuna. Guardate e ascoltate con attenzione il suo video di domenica su facebook: https://www.facebook.com/search/top?q=dillo%20a%20locci Impressionante anche constatare che, su un tema così vitale per il patrimonio pubblico di Alessandria come la cessione delle reti dell’acqua e del gas, a seguire on line il consiglio ci fossero mediamente 6 o 7 persone. Come a dire che agli alessandrini queste questioni sembrano non interessare più. E del resto gli stessi alessandrini, due anni fa, non sono neppure andati a votare, il che purtroppo la dice lunga. Ora che succederà in Amag? Giovedì è prevista un’Assemblea dei soci incandescente: pare che il sindaco Abonante, approfittando del periodo tranquillo, sarà in vacanza. Toccherà quindi probabilmente al fido assessore Laguzzi argomentare le scelte di Palazzo Rosso ai tanti comuni soci di minoranza del Gruppo, cercando di ‘indorare’ la pillola. Poi, appena nominata la nuova Presidente (anche quella è vicenda interessante) avanti tutta verso un nuovo assetto organizzativo (quanti posti di lavoro saranno sacrificati lo scopriremo strada facendo), e verso la ricerca di nuovi soci sul mercato. Svegliati Alessandria mi verrebbe da dire, citando il titolo del blog che in tanti seguiamo. Ma forse non è ancora tutto perduto, se proviamo a farci sentire davvero.
Voto: 2

2) In questo 2024 ricorrono i trent’anni dalla tragica alluvione nel novembre 1994. Per l’occasione la Consulta per l’Ambiente del Comune di Alessandria, organismo autonomo di consultazione da parte dell’Amministrazione Comunale, ha organizzato il suo primo incontro pubblico “A trent’anni dall’alluvione di Alessandria: il punto della situazione”, che ha avuto luogo nella sala convegni all’ex Taglieria del Pelo, sabato 22 giugno. A moderare l’incontro il Prof. Pierluigi Cavalchini: “A 30 anni dall’alluvione sabato ad Alessandria il primo incontro pubblico su sicurezza e Protezione Civile”. Per motivi di salute non ho potuto partecipare ma chi è andato per me mi ha fatto una dettagliata relazione. Ho sempre sospettato che dei rischi alluvionali di questa città non interessasse a nessuno, anche se non è necessario essere ingegneri idraulici per capirci qualcosa. E’ triste constatare che alla Taglieria del Pelo sono state contate solo 27 presenze. Se escludiamo il Prof. Cavalchini, non c’era nessuno degli attori storici che si sono occupati dell’alluvione, e in quella sala brillava l’assenza della Dott.ssa Gianna Calcagno, ex Commissario Circoscrizione Nord, ideatrice del “fu” Museo del Fiume che andava mantenuto ma vergognosamente è stato smantellato. Calcagno ancora oggi è interpellata e ascoltata dagli Enti che si occupano di sicurezza idrogeologica per l’asta del Po. E’ stata invitata? Nessun consigliere comunale e provinciale presente né di maggioranza e né minoranza, a fare le veci del sindaco solo l’assessore Serra, mentre per la Protezione Civile non era presente neppure la Dott.ssa Sinelli. Più che dei trent’anni trascorsi si è parlato del Rio Lovassina, pochi cenni a lavori futuri in funzione di quanto è stato stabilito dal PS 2022. Alessandria è stretta tra due fiumi Tanaro e Bormida, fiume che tra i suoi affluenti annovera anche il torrente Orba. Da sempre è chiaro che la Bormida non esiste negli interessi dei responsabili, eppure anch’essa necessita di opere, e prima o poi presenterà il conto. Una nota positiva della mattinata è stata la presenza di Giuseppe Monticone, Presidente del Comitato “Oltre il fango” che come suo diritto di cittadino ha fatto il suo intervento con domande e proposte. Vedremo se la Consulta per l’Ambiente saprà proporre qualche incontro più utile e costruttivo in occasione dell’anniversario del 6 novembre, e quando inizierà davvero la messa in sicurezza della città. L’emergenza del 2016 non ha insegnato nulla, purtroppo: da allora si è perso altro tempo, e si continua a trastullarsi tra convegni/vetrina in cui, a parte parlarsi addosso tra pochi, nulla di utile viene proposto, o costruito.
Voto: 3

3) Questa mi fa sorridere: “I vigili multano il Comune: ha usato il glifosato contro le erbacce”. E’ come dire che il Comune multa e stesso. La polizia locale è intervenuta molto probabilmente dopo i solleciti di una cittadina che denunciava il trattamento sui marciapiedi di alcune zone della città durante le ore notturne promosso dall’amministrazione comunale per rimuovere e prevenire la crescita delle piante infestanti. La donna aveva inviato alla redazione di Radio Gold la foto di uno degli avvisi posti nella zona tra viale Michel, via Donizetti, via Bellini e via Rossini, dove si evidenziava l’utilizzo di un prodotto a base di glifosato. In quel periodo dal Comune era arrivata una risposta alla stessa redazione e si evince che il sindaco era consapevole di aver trasgredito il regolamento comunale: “Ad Alessandria sì del sindaco al glifosato anti erbacce: “Consentito dalle norme, lo avevamo già provato nel 2023”. Una norma del 2016 vieta il diserbante chimico ma la cooperativa che ad Alessandria si occupa del verde l’ha usato ugualmente. Il diserbo meccanico finora utilizzato ad Alessandria pare sia meno efficace (se non elimini le radici la malapianta ricresce) ed è molto più costoso di quello chimico, quindi usare prodotti chimici comporterebbero minori costi, al contrario non utilizzarli comporta meno rischi in prospettiva per le persone e per gli animali, come dimostrano molti studi sul glifosato. I vigili, constatando che la cooperativa incaricata da Palazzo Rosso di effettuare il diserbo su aree pubbliche utilizzava il glifosato, con solerzia ha elevato una multa, commentando: “Se c’è una regola, non possiamo che farla rispettare”. E’ una curiosa vicenda ma la legge è uguale per tutti, tanto di cappello. Ora la domanda è: “il Comune la pagherà?” .
Voto: 6