Verde pubblico e erba alta: scelta sostenibile, o ‘braccino corto’ e degrado?

A cura di Svegliati Alessandria

Qualcuno (il sindaco di Milano Sala) sostiene che nei parchi cittadini e nelle aree verdi non si taglierà più l’erba come un tempo, ma si opterà per lo sfalcio ridotto o differenziato per promuovere la sostenibilità ambientale e la biodiversità.

Lasciar crescere l’erba significa, secondo il primo cittadino meneghino, offrire un habitat più ricco per api e insetti e contribuire alla diversità biologica delle erbe urbane.

Questa impostazione metodologica lo sfalcio ridotto serve anche per risparmiare risorse e ridurre l’impronta ecologica, migliorare la qualità del suolo e dell’aria, ridurre gli inquinanti atmosferici, mitigare gli effetti delle ondate di calore estivo.

Sembra indubbiamente un’ottima motivazione ma a qualcuno invece è sembrata una storiella inventata per risparmiare sulla manutenzione del verde.

Anche ad Alessandria qualcuno sostiene che si sia sposata la stessa tesi ecologista tant’è che alcuni cittadini ci hanno segnalato la situazione di elevata trascuratezza delle aree verdi e in generale del verde cittadino.

In particolare abbiamo raccolto l’osservazione di un abitante del quartiere Europa che ci ha accompagnato in alcune zone dove appare evidente la preoccupante ed incontrollata crescita dell’erba e il disagio che tutto ciò comporta.