Fiume Bormida, ecosistema da salvaguardare

a cura di Svegliati Alessandria

Spinetta Marengo

Il fiume Bormida è un ecosistema perfetto che ha subìto degli insulti nel corso del tempo che lo hanno reso fragile e le cui acque sono state inquinate per molti anni da industrie chimiche liguri.
È notizia di qualche settimane fa che nel fiume sono stati riscontrati prodotti schiumogeni provenienti da una nota industria chimica spinettese (Syensqo, ex Solvay) come dichiarato dall’Arpa Piemonte.

Nei campioni rilevati nel fiume si è “riscontrata la presenza di tensioattivi con e senza Pfas”.

Inoltre “i valori ottenuti rispettano comunque i limiti massimi di concentrazione previsti allo scarico”.

Al di là di queste dichiarazioni, che cercano di tranquillizzare i cittadini, una inevitabile riflessione ci porta a concludere che per evitare questi ricorrenti fenomeni di inquinamento (grave) del fiume, che sono deleteri per tutto l’habitat circostante, è necessario attivare e/o potenziare tutta una serie di modalità e punti di monitoraggio al fine di attenzionare (a valle) gli impianti di trattamento delle acque degli scarichi industriali.

Non possiamo infine non concludere questa nostra conversazione con alcuni considerazioni di carattere universale sull’importanza del fiume nella società umana e quindi del conseguente impegno nel cercare di tutelare questa preziosissima risorsa ambientale: ‘Riconosciamo che i fiumi sono essenziali per tutti gli esseri viventi, danno supporto ad una meravigliosa diversità di specie ed ecosistemi, alimentando con abbondanza d’acqua le zone umide e altri habitat acquatici (…)’
da “Dichiarazione universale dei diritti dei fiumi”.