A cura di Svegliati Alessandria
Alessandria, quartiere Pista.
Grazie alla pioggia degli ultimi giorni e alle temperature in aumento, la vegetazione è cresciuta molto velocemente ed ha invaso strade e marciapiedi della città.
Nei giorni scorsi percorrendo il marciapiede intorno al muro di cinta del presidio ospedaliero Patria, tra via Ardigo’ e via Palermo (quartiere Pista), siamo rimasti sbalorditi dalla giungla di erbacce.
Questo fatto ci ha riportato alla memoria l’ormai famosa e tanto dibattuta ordinanza sul decoro urbano, approvata dal Consiglio Comunale solo poco tempo fa, il cui promotore, ricorderete tutti fu il Consigliere Comunale Giuseppe Bianchini della lista SiAmo Alessandria.
Ebbene nell’ordinanza, molto contestata dall’opposizione, si faceva riferimento a sanzioni amministrative per i proprietari di case o immobili che non avessero eliminato le erbacce tra il muro e il marciapiede.
Il capogruppo Giuseppe Bianchini – SiAmo Alessandria – sosteneva che “senza le sanzioni si sarebbero premiati i cittadini insensibili e che questo provvedimento era utile e necessario per il decoro della città”. Sempre lo stesso capogruppo proseguiva con “questa norma sta premiando la gente per bene e se tutti contribuissero (a rispettarla) si risparmierebbe il 30% delle spese da poter investire in nuovi interventi per lo sfalcio delle erbacce e rendere così la città più vivibile”.
Il Sindaco di Alessandria insisteva anch’esso: “tre minuti di fatica e l’erbaccia non c’è più (…). Diamoci una mano” – il tutto corredato dall’immagine di un paio di guanti, una zappetta e una dimostrativa pratica dello stesso.
A questo punto però viene da chiedersi, per l’ennesima volta, che fine ha fatto l’Ordinanza?
Perché il Comune non impone l’obbligo di estirpare le erbacce all’ASL pena le sanzioni?
È un’ordinanza valida solo per i privati?