L’accordo sulla vendemmia per il Gavi DOCG, quest’anno ha richiesto molto tempo e una difficile e complessa mediazione dell’Assessore tra i produttori agricoli e la parte industriale.
Occorre precisare che i dati complessivi del comparto del Gavi sono migliorati notevolmente rispetto allo scorso anno; le giacenze di vino sono diminuite a circa 13.000 ettolitri (29.000 nel 2012) e le vendite delle bottiglie sono aumentate ad oltre 12.000.000. L’Accordo relativo alla vendemmia di quest’anno, per quanto riguarda la resa produttiva ed il prezzo minimo delle uve, garantisce i redditi dei produttori e una concreta stabilità all’intera filiera produttiva. Nei confronti dell’anno scorso, l’aumento del prezzo delle uve Gavi DOCG è del 10,7% per la prima fascia (quella più bassa); per questo i viticoltori potranno ricavare 7.500 euro per ogni ettaro coltivato, mentre, per le uve Gavi DOCG con menzione geografica aggiuntiva (es. Gavi DOCG del comune di Gavi ) il ricavo supererà i 9.000 Euro ad ettaro, sempre per la fascia più bassa.
Inoltre, si è dato stabilità all’intera filiera produttiva e, valutando da un lato l’aumento delle vendite delle bottiglie (+7,7% rispetto allo scorso anno) e dall’altro il basso livello di giacenze si è stabilito di produrre 95 q/Ha, cioè, quanto previsto dal disciplinare di produzione.
Per questi motivi, i rappresentanti di Confagricoltura e CIA hanno sottoscritto l’accordo con convinzione, in quanto garantisce un reddito certo alle aziende agricole tenendo conto del continuo aumento dei costi aziendali, e non produrrà ulteriori eccedenze di vino, garantendo alle aziende acquirenti la possibilità di sviluppare nuovi mercati.
Per Luca Brondelli, presidente di Confagricoltura, e Carlo Ricagni, presidente della CIA, “con quest’accordo, si è ottenuta la stabilità del comparto, con il miglioramento del reddito agli agricoltori ed il controllo della produzione, sono questi due importanti e positivi aspetti che consentiranno una programmazione adeguata allo sviluppo della filiera produttiva del Gavi docg.