di Graziella Zaccone Languzzi
1) Grazie alla Lega che nei giorni scorsi ha segnalato agli alessandrini (e pare anche ad una parte dei consiglieri di maggioranza, anche in questo caso tenuti all’oscuro) che il Ragioniere Capo del Comune di Alessandria Roberto Salvaia si è dimesso dopo soli due mesi di servizio. Ovviamente per motivi strettamente personali, come già l’amministratore delegato di Amag un anno fa, e come sempre in questi casi. Alessandria porta semplicemente sfiga dunque, o c’è dell’altro? La Lega parla legittimamente di ennesimo campanello d’allarme, e la tensione di questi giorni a Palazzo, durante il consiglio comunale di giovedì, e nei corridoi, è stata palpabile. Del resto a Palazzo Rosso ci sono così tante criticità da perderne il conto: Piano di Assetto Idrogeologico, gestione dei cimiteri, illuminazione pubblica, Manutencoop, e chi più ne sa più ne dica. Non migliore, peraltro, sembra la situazione nel Gruppo Amag, di cui presto ci occuperemo nuovamente. In questa situazione, certamente non sarà facile trovare un dirigente disposto a intestarsi e firmare il prossimo bilancio, e neanche convincere il consiglio comunale a votarlo!
Voto: 2
2) Il rio Lovassina è tornato a far seri danni nel sobborgo di Spinetta Marengo. A tal proposito è partito un botta e risposta tra il consigliere Buzzi Langhi (Forza Italia) e l’assessore ai Lavori Pubblici Serra (5 Stelle). Secondo Buzzi Langhi nella vicenda del Rio Lovassina le responsabilità sono chiare perché i fondi per gli interventi ci sono, ma la giunta Abonante non ha mai completato il progetto esistente. Subito la replica di Serra: i lavori sono iniziati nell’aprile del 2022 e proseguiti fino al 25 gennaio 2024 e che ora aspetta il Ministero per il secondo lotto. Già mesi fa il consigliere De Marte (Forza Italia) spiegava la situazione in essere sugli interventi del rio più inquinato del Piemonte, e la versione pareggiava con quella di Buzzi Langhi. Quindi qualcosa non torna. Il problema è che da una quarantina d’anni questo rio crea problemi seri di tipo anche sanitario. Tutti hanno sempre ignorato il problema, finchè l’amministrazione di centrodestra guidata da Cuttica di Revigliasco ci ha messo mano, ottenendo ingenti fondi: “Rio Lovassina, in arrivo 15,3 milioni di euro per i lavori. Molinari (Lega): Per Alessandria si tratta di un risultato importante”. Marzo 2022 : “Iniziano i lavori di messa in sicurezza del Rio Lovassina. La soddisfazione del sindaco Cuttica di Revigliasco. Il costo? 1,2 milioni di euro”. Per decenni Regione e Comuni vari a monte di Alessandria nel percorso del rio Lovassina col gioco dello scaricabarile si sono girati da altra parte, non preoccupandosi di questo rio gravemente inquinato il cui termine di percorso è Spinetta Marengo. Anni fa mi rivolsi alla Direzione Regionale Opere Pubbliche per chiedere cosa intendeva fare per porre fine a tale stillicidio a danno degli spinettesi. Il dirigente mi rispose che non era di competenza della Regione, avevo interpellato anche AIPO, e ho capito che il Lovassina non era di competenza di alcuno. Il classico scaricabarile, ma la Regione ne ha sempre avuto piena competenza. Non vado nei particolari, quel che è certo è che ora i soldi ci sono, basta metterci la buona volontà attivando l’iter per portare avanti i lavori già iniziati. Ogni volta che il Rio Lovassina allaga Spinetta i danni ai privati sono immensi, e non vengono risarciti se non viene chiesto lo stato di emergenza. Dal consigliere De Marte ho saputo che in tanti anni il risarcimento c’è stato una sola volta, nel 2019. Forse sarebbe tempo che cittadini e attività invece di leccarsi le “ferite” si rivolgessero alla Magistratura, perchè i responsabili di tale inerzia prendano atto delle proprie responsabilità. Un plauso all’amministrazione Cuttica di Revigliasco per aver ottenuto fondi con la speranza di chiudere la annosa problematica del rio Lovassina: la giunta Abonante, se intende amministrare altri tre anni, si svegli dal torpore, e almeno provi a portare l’opera a conclusione.
Voto: 2
3) Come sono ridotte strade, vie, marciapiedi in Alessandria città e nei sobborghi e frazioni è sotto gli occhi di tutti. Gli attuali amministratori alle lamentele rispondono che è colpa della precedente amministrazione (tesi un po’ ridicola, dopo due anni), che non hanno i fondi e che auspicano fondi in arrivo da Roma, dalla Regione o dal Padreterno. Ma loro, precisamente, che ruolo hanno, se non quello di lamentarsi a mezzo stampa? Critiche giornaliere giungono agli organi di informazione e sui social, al punto che il Comune tramite l’assessore ai Lavori Pubblici Serra ha informato che già da alcune settimane in tutta la città vengono effettuate asfaltature a freddo e a caldo per sanare buche. Vedremo i risultati e quanto dureranno tali toppe su toppe o vicine ad altre toppe pregresse. Ormai ad Alessandria le strade sono fatte di toppe di catrame e buche. Non è che ad un certo punto l’asfalto verrà definitivamente rimosso, e torneremo alle strade di terra e sassi? Sempre nel nome della decrescita felice ovviamente, e di una politica green ed ecologica!
Intanto c’è chi si arrangia, come il cittadino che col “fai da te” ha provveduto a coprire le buche che si sono formate in via Giordano Bruno. dove nessuno stava intervenendo: “Buche sulle strade: ad Alessandria ci si arrangia con il fai da te. Ci pensa un gommista”. Cosa prova e come si sente un amministratore comunale a fronte di una simile situazione? Sembra di essere in Africa, con la differenza che gli alessandrini pagano tasse tra le più alte d’Europa, grazie anche a ingenti addizionali irpef regionali e comunali. Povera Alessandria!
Voto: 2