Nei giorni scorsi le ruspe hanno raso al suolo la storica Cascina Boida di Alessandria, per far posto a un supermercato.
Si trattava di un cascinale molto antico, presente nel quartiere Cristo sin dal ‘400.
Per questo le Associazioni di protezione ambiente ATA PC Alessandria e Pro Natura si erano appellate sia al Comune che alla Soprintendenza, e avevano anche chiesto un incontro nel quale poter, eventualmente, individuare soluzioni alternative.
Ci era stato risposto evidenziando la necessità di ulteriori accertamenti, le cui conclusioni ci sarebbero state comunicate, ed era stato anche sospeso l’iter.
Poi, mentre si era in attesa di venir informati circa gli esiti di questi accertamenti, è avvenuta la demolizione.
Non possiamo in questo momento mettere in discussione la decisione finale che ha portato all’abbattimento dell’edificio, perché ad oggi non siamo ancora stati informati circa le conclusioni cui Soprintendenza e Comune sono giunti.
Ciò che ci contraria fortemente è il metodo seguito, che riteniamo irrispettoso delle Associazioni e del loro lavoro.
Queste rappresentano i cittadini e hanno un ruolo, riconosciuto dallo Stato, di tutela dell’interesse comune. Dispongono inoltre di esperti in varie materie, in grado di offrire gratuitamente contributi tecnici ed idee per la soluzione di problemi e il raggiungimento di obiettivi.
In questo caso, l’obiettivo era la conservazione, almeno parziale, di memorie di questa città, che reputiamo abbiano un’importanza storica certamente superiore a un centro commerciale.
Aggiungiamo che le Associazioni sono da sempre disponibili alla collaborazione, come dimostra anche la presenza e l’impegno nella Consulta Comunale per l’Ambiente.
Crediamo però che questi sforzi possano essere produttivi solo se lo spirito collaborativo viene garantito da entrambe le parti.
Ricevere risposte di generica apertura per poi essere del tutto ignorati e veder arrivare le ruspe non può che generare perplessità e grave sfiducia.
Pro Natura Alessandria
ATA PC Alessandria
